Emissione di gas da un pozzo alle pendici dei Colli Albani
Il 9 giugno 2020, intorno alle ore 13:00, è avvenuto un blowout, cioè una emissione incontrollata di gas e acqua nebulizzata ad alcuni metri di altezza, da un pozzo perforato in un terreno privato nel Comune di Ciampino, al confine con il Comune di Roma (Figura 1). Questa zona si trova alle pendici nord-occidentali dei Colli Albani, vulcano quiescente monitorato dall’INGV.
di Maria Luisa Carapezza
ingvvulcani.com
Tra il 2003 e il 2016, nel raggio di 500 metri da questo punto, in alcune località del Comune di Roma (Figura 1) sono avvenuti altri tre blowout di gas da pozzi, che hanno creato analoghe situazioni di emergenza seguite, per gli aspetti scientifici, da uno specifico gruppo di ricerca dell’INGV di Roma. Anche in questa occasione, su richiesta del Comune di Ciampino, sono intervenuti i ricercatori INGV che hanno eseguito rilievi e osservazioni, e hanno campionato i gas emessi, poi analizzati nel laboratori dell’INGV di Palermo.

Come in tutti i Colli Albani, il gas emesso è composto prevalentemente da anidride carbonica (CO2) con una piccola quantità di idrogeno solforato (H2S); entrambi i gas sono asfissianti e tossici e ciò ha indotto i Vigili del Fuoco (VVF) a suggerire al Comune di Ciampino l’evacuazione della zona circostante, per un totale di 12 abitazioni. Allo stesso tempo i VVF hanno tentato di ridurre il getto di gas in atmosfera ostruendo il foro con un palloncino gonfiabile (packer) e ricoprendolo con materiale da cantiere (vedi Figura 2).

Il gruppo di ricercatori INGV è intervenuto dalla sera del 9 giugno allo scopo di valutare la pericolosità dell’emissione gassosa e fornire assistenza scientifica alle operazioni di cementazione del pozzo. Oltre al campionamento del gas per le successive analisi di laboratorio, è stata monitorata la concentrazione del gas in aria ed è stata eseguita una campagna di misure del flusso di CO2 dal suolo.
Pericolosità dell’emissione gassosa in atmosfera nell’area attorno al pozzo. Le misure del 9 e 10 giugno hanno mostrato concentrazioni pericolose di entrambi i gas in un’area di circa 20 m dal pozzo, che erano immediatamente letali vicino al pozzo. Si riporta, a titolo di esempio, il grafico con la registrazione della concentrazione dei gas in aria, misurata a 5 metri di distanza dal pozzo e a 20 cm dal suolo (Figura 3).
