Uccisi otto elefanti in Etiopia in un solo giorno per l’avorio: è il peggior massacro in Africa orientale
I bracconieri hanno ucciso otto elefanti appena al di fuori del Parco Nazionale Mago, in Etiopia, dal quale erano usciti per procurarsi acqua. Si tratta del peggior massacro perpetrato ai danni dei pachidermi in Africa orientale. A tutti gli esemplari sono state prelevate le zanne, per essere vendute al mercato nero dell’avorio.
di Andrea Centini
scienze.fanpage.it
In sole 24 ore i cacciatori di frodo hanno ucciso otto elefanti in Etiopia, compiendo il peggior massacro registrato nell’Africa orientale. L’obiettivo dei bracconieri, come sempre, erano le preziose zanne in avorio, che sono state tutte sistematicamente prelevate dai pachidermi uccisi. I trafficanti le vendono a peso d’oro al mercato nero, in particolar modo in quello asiatico; spesso finiscono nella collezione privata di clienti abbienti, che le esibiscono come una sorta di status symbol, ma a volte è coinvolta anche la medicina tradizionale. Tra gli ingredienti si annoverano molte parti di animali selvatici, talvolta rari e minacciati di estinzione.
5 elephants poached by armed groups in 1 night in Mago National Park , Lower Omo, #Ethiopia. Ivory tusks nowhere to be found. The impacts of #COVID19 on our wildlife and nature conservation efforts are going to felt incredibly hard. #wildlife #conservation #elephants #africa pic.twitter.com/JKKO2Ufs0r
— Greta Francesca Iori (@TheItaliopian) June 1, 2020