Ecco come prevedere i movimenti delle grandi frane
0I ricercatori di Milano-Bicocca, in collaborazione con Sapienza Università di Roma, hanno osservato in laboratorio i meccanismi che determinano l’attività delle frane e che possono provocarne il collasso. I risultati in un nuovo studio pubblicato su Nature Communications
Il lavoro “Slow-to-fast transition of giant creeping rockslides modulated by undrained loading in basal shear zones” (https://doi.org/10.1038/s41467-020-15093-3), sostenuto da Fondazione Cariplo, è stato recentemente pubblicato sulla rivista Nature Communications.
In particolare, le superfici di scorrimento rispondono a rapide variazioni delle pressioni dei fluidi, associate ad esempio a precipitazioni intense o rapido scioglimento delle nevi, con improvvise accelerazioni, seguite da decelerazioni spontanee e da periodi di movimento a velocità costante, che si può mantenere stabile oppure evolvere verso il collasso quando le sollecitazioni superano determinati livelli critici.
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