Monti Sabatini e Colli Albani: i vulcani gemelli addormentati alle porte di Roma
Due vulcani addormentati, con i loro paesaggi costellati di laghi craterici e colli boscosi, circondano Roma. A nord, i Monti Sabatini, a sud i Colli Albani. Il loro vulcanismo non può considerarsi estinto, ma, mentre i Colli Albani mostrano di tanto in tanto segni di inquietudine, i Monti Sabatini sono immersi in un sonno profondo e tranquillo.
di Fabrizio Marra, Corrado Castellano, Luigi Cucci, Fabio Florindo, Mario Gaeta, Brian Jicha, Danilo Palladino, Gianluca Sottili, Andrea Tertulliani, Cristiano
ingvvulcani.com
Ricercatori dell’INGV, in collaborazione con altri studiosi dell’Università La Sapienza di Roma e il Laboratorio di Geocronologia della Wisconsin University, hanno analizzato lo stato di attività del distretto vulcanico dei Monti Sabatini, sito a nord ovest della città di Roma (figura 1). I risultati sono stati pubblicati nell’articolo “Monti Sabatini and Colli Albani: the dormant twin volcanoes at the gates of Rome“, pubblicato dalla rivista Scientific Reports.

Attraverso un approccio multidisciplinare, sono state analizzate:
i – la storia eruttiva recente del distretto vulcanico sabatino, determinando l’età dei prodotti eruttati col metodo della datazione 40Ar/39Ar (Argon-Argon) su singolo cristallo;
ii – la deformazione attiva del suolo con metodi di telerilevamento radar da satellite (Advanced In-SAR);
iii – la sismicità storica e recente della regione vulcanica.
È stata, inoltre, analizzata la storia eruttiva del distretto vulcanico dei Vulsini, anch’essi parte della Provincia Laziale (Conticelli and Peccerillo, 1992). Questa comprende i distretti vulcanici a chimismo alcalino-potassico che si sono sviluppati lungo il margine tirrenico dell’Italia centrale, a partire da circa 800.000 anni fa. Questi sono: i Vulsini, Vico, i Monti Sabatini, i Colli Albani.
Attraverso i dati analizzati è stato possibile paragonare i caratteri vulcano-tettonici del distretto sabatino con quelli recentemente studiati nell’area dei Colli Albani (Trasatti et al., 2018).
I risultati di questo studio, finanziato dall’INGV, mostrano che i Monti Sabatini hanno avuto una storia eruttiva molto simile e contemporanea a quella dei Colli Albani, sebbene con tempi di ricorrenza medi diversi (più frequenti le eruzioni avvenute nel primo distretto e più rare e concentrate nel tempo quelle del secondo), tanto da poterli considerare due “gemelli addormentati alle porte di Roma” (figura 2).
