Mascherine e guanti impiegano fino a 400 anni per decomporsi!
A decomporsi impiegano fino a 4 secolii, eppure guanti e mascherine sono già arrivati nei nostri mari e stanno distruggendo la biodiversità. E gli scienziati avvertono: ‘c’è più plastica che meduse’.
di Dominella Trunfio
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La pandemia c’aveva fatto sperare che le cose potessero cambiare, gli animali stavano riprendendo i loro spazi, l’aria era più pulita e l’ambiente in qualche modo ci stava ringraziando. Ma alla fine del lockdown, i due mesi precedenti sono stati spazzati via in pochi giorni. Ieri abbiamo pubblicato l’immagine di una papera con una mascherina impigliata nel becco, le strade sono piene di guanti e mascherine e nell’ambiente, se tutto va bene, ci rimarranno per altri duecento anni. Secondo gli scienziati, infatti, questo è il tempo che impiega la plastica monouso a decomporsi, visto che sono prodotti realizzati con prodotti sintetici.
Ieri l’Organizzazione mondiale della Sanità ha fatto dietrofront sull’uso dei guanti, stabilendo che non vanno usati neanche al supermercato e che possono anzi trasformarsi in un ricettacolo pericoloso. Le mascherine rimangono obbligatorie, ma dovrebbero essere smaltite in maniera corretta, ovvero come raccomanda l’Istituto della Sanità, nell’indifferenziato.
“Guanti e mascherine non devono mai essere gettati per terra. Se si è positivi o in quarantena obbligatoria mascherine e guanti monouso, come anche la carta per usi igienici e domestici (fazzoletti, tovaglioli, carta in rotoli) vanno smaltiti nei rifiuti indifferenziati, possibilmente inseriti in un ulteriore sacchetto. Per le attività lavorative i cui rifiuti sono già assimilati ai rifiuti urbani indifferenziati mascherine e guanti monouso saranno smaltiti come tali”, si legge nelle linee guida.