La Cina ha eliminato il pangolino dagli “ingredienti” della medicina tradizionale
La rivista governativa cinese Health Times ha annunciato che le autorità di Pechino hanno incrementato il livello di protezione dei pangolini, rimuovendo inoltre le loro parti dalla farmacopea della medicina tradizionale, dunque non potranno più essere uccisi. I pangolini, mammiferi minacciati di estinzione a causa del traffico illegale, si pensa possano essere coinvolti – senza alcuna colpa – nella pandemia di coronavirus SARS-CoV-2.
di Andrea Centini
scienze.fanpage.it
La Cina non solo ha deciso di aumentare il livello di protezione dei pangolini, mammiferi squamosi fortemente minacciati di estinzione, ma li ha anche rimossi dalla lista degli “ingredienti” della medicina tradizionale. In parole semplici, questi splendidi animali saranno ancor più tutelati dalla legge, e non potranno più essere uccisi per ottenere parti da sfruttare in trattamenti anacronistici, che non possiedono alcuna valenza scientifica. Di concerto all’introduzione delle nuove misure di protezione dei pangolini, la Cina ha deciso di togliere dal mercato anche una pillola basata sulle feci dei pipistrelli, anch’essa legata alla farmacopea della medicina tradizionale asiatica.
#Malaysia BREAKING NEWS….6 tonnes of African #pangolin scales seized by Royal Malaysian Customs https://t.co/Tcr208oL6M pic.twitter.com/ixyL1qb8wM
— TRAFFIC (@TRAFFIC_WLTrade) April 1, 2020