Individuato un sistema di faglie sui fondali pugliesi a sud-est del Salento
0Svelato un sistema di faglie ancora attivo sui fondali al largo di Santa Maria di Leuca in Puglia. Esteso per almeno 100 chilometri, fu probabilmente la causa all’origine del violento terremoto registrato in quell’area nel 1743
Le aree di avampaese sono tipicamente soggette a terremoti meno frequenti rispetto alle aree lungo i margini di placca e alle aree di catena, tuttavia non sono esenti da eventi di magnitudo anche significativa. In particolare, relativamente all’area studiata è storicamente noto il forte terremoto del 20 febbraio 1743, per il quale i cataloghi storici riportano una magnitudo stimata di 6.7. I cataloghi sismici riportano, inoltre, che questo terremoto causò ingenti danni sia nella regione salentina che nelle isole Ionie (Corfù, Lefkada e Cefalonia), oltre ad un probabile tsunami che interessò il porto di Brindisi. In base alla posizione geografica, alle evidenze di attività recente e all’assenza di altre strutture tettoniche di simile importanza all’interno dell’area di studio, gli esperti INGV e OGS hanno ipotizzato, dunque, che il SAFS possa essere la più probabile sorgente del terremoto del 1743.
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