E’ davvero sicuro visitare Chernobyl? Ecco tutto quello che c’è da sapere
Con i dovuti accorgimenti, è possibile fare un tour nella zona di alienazione
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Da incubo nucleare a meta turistica. L’effetto mediatico della serie tv HBO ha reso Chernobyl una delle mete più popolari nell’ultimo anno.
Sono diverse le compagnie turistiche che hanno registrato un incremento del 30-40 % delle prenotazioni solo lo scorso anno.
E’ calamitante il fascino di Chernobyl e Pripyat, oggi città fantasma dopo il peggiore disastro nucleare della storia umana.
I funzionari ucraini hanno aperto l’area di alienazione ai turisti quasi un decennio fa, dichiarando che le visite erano sicure, anche se i tour sarebbero stati rigorosamente regolamentati. Da allora, migliaia di persone si sono radunate nella zona di esclusione di Chernobyl.
Ma è sicuro visitarla?
Un recente articolo pubblicato da LiveScience ha spiegato che vi è una bassa percentuale di rischi per la salute.
Esposizione alle radiazioni
Le persone sulla Terra sono bombardate ogni giorno dalle radiazioni che sono una parte naturale dell’ambiente. Questo include la radiazione terrestre emanata dalla Terra stessa, la radiazione interna generata da organismi viventi e la radiazione cosmica proveniente dal Sole e dalle stelle.
In Italia la dose media assorbita per esposizione alla sola radioattività naturale è di circa 3 millisievert (mSv) all’anno, che è considerata ben all’interno dei livelli di esposizione sicuri. (Sievert è l’unità di misura per effetti e danno provocato dalla radiazione su un organismo).
Subito dopo la fusione nucleare di Chernobyl, decine di operai addetti alla pulizia dello stabilimento sono stati esposti a livelli di radiazioni che vanno da 8.000 a 16.000 mSv, l’equivalente di 80.000 a 160.000 raggi X al torace. Ciò ha portato ad almeno 134 lavoratori che hanno sviluppato gravi malattie da radiazioni e causato 28 decessi.
Quando il reattore di Chernobyl è esploso, ha rilasciato livelli mortali di radiazioni, ma il fallout radioattivo non è stato distribuito uniformemente nell’area circostante, a causa delle condizioni meteorologiche e del cambiamento dei venti. Le località più lontane dal reattore sono diventate zone radioattive.
Le rovine del reattore di Chernobyl, ora contenute sotto un sarcofago di metallo, sono ancora altamente radioattive e probabilmente rimarranno tali per altri 20.000 anni.
Tuttavia, le zone che sono ora aperte al pubblico potrebbero aver inizialmente ricevuto dosi più basse di radiazioni, nonostante la loro vicinanza al reattore danneggiato.
L’intera area che circonda Chernobyl è contaminata in modo diseguale.
Nonostante l’area di alienazione di Chernobyl sia a basso livello di radiazioni, i turisti possono accedervi solo per breve tempo e con diverse limitazioni.
Ad esempio, non è possibile toccare nessuna struttura o impianto o rimuovere nulla dalla zona, ed è vietato sedersi o posizionare qualsiasi attrezzatura fotografica sul terreno.
L’escursione di un giorno a Chernobyl inizia e termina con il passaggio attraverso un checkpoint ufficiale per il controllo della dosimetria (la misurazione della radiazione) e c’è un ulteriore checkpoint a metà del tour.