Gli uragani e i tifoni stanno diventando più potenti
Gli uragani stanno aumentando di intensità in quasi tutte le regioni del mondo in cui si verificano i cicloni tropicali e il riscaldamento del pianeta potrebbe esserne la causa, questo secondo una nuova analisi di quasi 40 anni di dati satellitari.
Tratto da www.iflscience.com
Gli scienziati del National Oceanic Atmospher Administration (NOAA) National Center for Environmental Information e dell’Università del Wisconsin-Madison Cooperative Institute for Meteorological Satellite Studies, hanno analizzato un set di dati di immagini satellitari degli uragani contenente le immagini tra il 1979 e il 2017. Nell’articolo pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences , i ricercatori hanno dichiarato di aver scoperto che l’intensità delle tempeste è aumentata allo stessa maniera delle temperature medie globali della superficie terrestre, e questo sembra suggerire che il cambiamento climatico potrebbe essere la causa principale.
“Attraverso la modellazione e la nostra comprensione della fisica atmosferica, lo studio è in accordo con quello che ci si aspetterebbe di vedere in un clima sempre più caldo come il nostro”, ha detto James Kossin in una dichiarazione . La probabilità che un uragano abbia una velocità del vento di almeno 100 nodi è aumentata di circa il 15 percento negli anni analizzati con un aumento dell’8 percento in ogni decennio.
I risultati si basano su precedenti lavori pubblicati nel 2013 che hanno riscontrato tendenze simili nell’intensificazione degli uragani per un periodo di 28 anni, ma includono più casi studio sugli uragani per dimostrare risultati statisticamente significativi.
“I nostri risultati mostrano che queste tempeste sono diventate più forti a livello globale e regionale, il che è coerente con le aspettative di come gli uragani rispondono a un mondo in fase di riscaldamento”, ha affermato Kossin. “È un buon passo avanti e aumenta la nostra convinzione del fatto che il riscaldamento globale abbia reso più forti gli uragani, ma i nostri risultati non ci dicono con precisione quante di queste tendenze siano causate dalle attività umane e quanto può essere questo invece solo una variabilità naturale.”