Entro il 2050 potremmo avere un fenomeno tipo El Niño anche nell’Oceano Indiano

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Entro il 2050 potremmo avere un fenomeno tipo El Niño anche nell’Oceano Indiano

L’intensificazione del riscaldamento climatico potrebbe causare un evento di tipo El Niño anche nell’Oceano Indiano, provocando inondazioni, tempeste e siccità a cadenze regolari, con gravi conseguenze per le popolazioni già molto vulnerabili dell’Africa orientale e dell’Asia
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El Niño è un fenomeno periodico di riscaldamento dell’Oceano Pacifico centro-meridionale e orientale, che si manifesta in media ogni cinque anni nei mesi di dicembre e gennaio, influenzando anche il clima globale. Entro il 2050 potrebbe verificarsi un evento del tutto simile nell’Oceano Indiano, se nei prossimi decenni il riscaldamento climatico raggiungerà un punto critico.

A prevederlo è un nuovo studio pubblcato su “Science Advances” da un gruppo di ricercatori dell’Università del Texas a Austin, basato su simulazioni al computer dei cambiamenti climatici nella seconda metà del secolo. Il risultato è particolarmente preoccupante perché il fenomeno potrebbe causare inondazioni, tempeste e siccità a cadenze regolari, che colpirebbero in modo sproporzionato le popolazioni più vulnerabili.

In sostanza, il modello mostra che il riscaldamento globale potrebbe cambiare gli schemi di variazione delle temperature superficiali dell’Oceano Indiano. Attualmente questo oceano subisce lievi variazioni climatiche di anno in anno perché i venti prevalenti soffiano dolcemente da ovest a est, mantenendo stabili le condizioni dell’oceano. Secondo le simulazioni, il riscaldamento globale potrebbe invertire la direzione di questi venti, destabilizzando l’oceano e determinando cicli di riscaldamento e raffreddamento molto più intensi di quelli attuali, come peraltro già emerso in numerosi studi condotti finora.

Il risultato sarebbe il manifestarsi di nuovi picchi climatici in tutta la regione e l’alterazione o l’interruzione dei monsoni sull’Africa orientale e sull’Asia. La preoccupazione dei ricercatori è che tutto questo potrebbe riflettersi in maniera negativa sulle popolazioni che dipendono dalla regolarità delle piogge annuali per l’approvvigionamento di cibo.

“La nostra ricerca mostra che l’aumento o il calo della temperatura media globale di pochi gradi fa sì che l’Oceano Indiano si comporti esattamente come gli altri oceani tropicali, con temperature superficiali meno uniformi lungo tutto l’equatore, un clima più variabile e infine un vero e proprio fenomeno El Niño”, ha commentato Pedro DiNezio, climatologo dell’Università del Texas e autore principale dello studio.

Un dato interessante emerso dallo studio è che l’evento previsto per i prossimi decenni potrebbe ripetersi in modo simile a come si è manifestato circa 21.000 anni fa sempre nell’Oceano Indiano durante il picco dell’ultima glaciazione. A testimoniarlo sono i gusci fossili di foraminiferi, descritti in un articolo del 2019 pubblicato da alcuni degli stessi autori del nuovo studio. Curiosamente, le condizioni glaciali del lontano passato avrebbero lo stesso effetto sull’Oceano Indiano dell’attuale riscaldamento climatico.

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