L’influenza dei vulcani sul tempo meteorologico
di Paolo Madonia
ingvvulcani.com
Le indagini meteorologiche rivestono una grande importanza nello studio dei vulcani, in quanto la loro attività è in grado di influenzare le condizioni atmosferiche su scale spaziali e temporali anche di ampio respiro, se questa è particolarmente intensa o prolungata nel tempo. Viceversa, le condizioni del tempo possono a loro volta avere degli effetti sul modo in cui l’attività di un vulcano si esplica, come vedremo più in là.
Figura1 – Ripresa dall’elicottero della cima di Stromboli con la nuvola di vapore acqueo emesso dal vulcano che condensa in atmosfera. Il riquadro in piccolo evidenzia il vortice di aria calda ed umida che prima sale in verticale dal condotto e che poi si allontana sopra la Sciara del Fuoco spinto dal vento di Scirocco, proveniente da Sud-Est (fotografia di Paolo Madonia).
Partiamo dal fatto che l’acqua è il principale gas emesso da un qualsiasi vulcano attivo. Il pennacchio biancastro che è spesso visibile sopra di essi è dovuto alla condensazione del vapore acqueo emesso ad alte temperature, dal condotto aperto nel caso di vulcani come Stromboli, o dai campi fumarolici nel caso di sistemi come il Cono de La Fossa, nell’Isola di Vulcano, e che poi si raffredda in atmosfera. Quindi, i vulcani sono una vera e propria fabbrica di nuvole, ed il motivo per cui le loro cime sono spesso avvolte dalle nubi, specialmente nel caso di vulcani situati in luoghi umidi, come quelli delle fasce tropicali e sub-tropicali, è legato al fatto che essi stessi forniscono all’atmosfera il contenuto d’acqua necessario a generare un corpo nuvoloso. Tale fenomeno è visibile anche alle nostre latitudini: chi frequenta le Isole Eolie avrà certamente avuto modo di osservare la presenza di nuvole, in condizioni di cielo terso, che stazionano sopra le cime di Stromboli o di Vulcano (figure 1 e 2).
