Le disposizioni anti-coronavirus hanno fatto crollare l’inquinamento nelle capitali europee
Le rilevazioni del satellite hanno contribuito a realizzare una mappatura dell’inquinamento in Europa: in queste settimane di quarantena i livelli di biossido di azoto, uno degli inquinanti chiave, si sono drasticamente ridotti.
di Marco Paretti
scienze.fanpage.it
Le immagini che mostrano i livelli di inquinamento pre e post pandemia parlano chiaro: la situazione di quarantena che ormai coinvolge la quasi totalità dei paesi ha portato a un grosso crollo dell’inquinamento in tutte le principali città europee. È così per Roma, Parigi e Madrid, per esempio, dove le immagini satellitari diffuse dal programma Copernicus gestito dalla Commissione Europea e dall’Agenzia Spaziale Europea e ottenute grazie al satellite Sentinel-5P segnalano un notevole calo dei livelli di inquinamento dell’aria.
Le rilevazioni del satellite hanno contribuito a realizzare una mappatura dell’inquinamento in Europa, in maniera simile a quanto già fatto in Cina e con risultati estremamente simili: in queste settimane di quarantena i livelli di biossido di azoto, uno degli inquinanti chiave, si sono drasticamente ridotti proprio per la grande diminuzione di elementi come traffico e processi di lavorazione delle industrie. Le riprese satellitari sono poi state analizzate dal Reale Istituto Meteorologico d’Olanda mettendo a confronto i dati di marzo – dal 14 al 25 – e quelli dello stesso periodo dell’anno precedente.