MA QUANTI SONO I POLI DELLA TERRA?

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MA QUANTI SONO I POLI DELLA TERRA?

Parlando di Terra e dei suoi poli, molti penseranno alla rete geografica e ai corrispondenti poli geografici, speculari nell’emisfero Nord e Sud. Non tutti sanno però che la Terra, oltre al polo geografico, di poli ne ha diversi. Alcuni alquanto bizzarri!
di Laura Alfonsi
ingvambiente.com

Forse non molti sanno che esistono diversi Poli nel nostro Pianeta. Alcuni di questi sono punti reali sulla superficie terrestre, altri sono frutto di calcoli e modelli matematici. Nel seguito parleremo dei Poli Sud del Pianeta ma, in modo quasi speculare, esistono i corrispondenti nell’emisfero Nord.

Nell’emisfero Sud, e in particolare nel continente antartico e nelle sue acque circostanti, ricade il Polo Sud, noto come Polo sud geografico. Oltre a questo, noto a tutti, esistono: il Polo Sud geomagnetico, il  Polo Sud dell’inaccessibilità,  il Polo Sud celeste ed il Polo sud Magnetico. Questi ultimi localizzati rispettivamente, nella sfera celeste e nei mari circum-antartici. E non possiamo non citare il Polo Sud Cerimoniale, sempre in Antartide!

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Posizione indicativa dei principali poli terrestri: 1) Polo geografico, e Polo Cerimoniale; 2) Polo Magnetico (2007); 3) Polo geomagnetico (2005); 4) Polo dell’inaccessibilità;

Vediamo meglio nel dettaglio.

Polo Sud Geografico

Il Polo Sud geografico rappresenta uno dei due punti in cui l’asse di rotazione terrestre incontra la superficie terrestre, e ne rappresenta il punto più a sud di questa. E’ situato al centro dell’emisfero sud (vedi figura precedente). Il Polo Sud geografico, che ha latitudine 90° sud, è il  punto in cui idealmente convergono tutti i meridiani terrestri.

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Polo sud Geografico. La bandiera americana sventola accanto alla palina metallica che sorregge il segnalatore della posizione del polo. Nel pannello esplicativo vengono celebrate le imprese di Roald Amundsen e Robert Falcon Scott, i primi esploratori che raggiunsero, a poche settimane uno dall’altro, il polo sud Geografico (dicembre 1911, gennaio 1912). Sullo sfondo l’edificio principale della base permanente americana dedicata a questi esploratori, la “Amundsen-Scott”.

La posizione dell’asse di rotazione terrestre varia nel corso del tempo. La determinazione dell’esatta posizione del polo geografico non può essere accurata e il punto a cui generalmente si fa riferimento è la migliore approssimazione possibile. Per questo e per via dei movimenti dei ghiacci del plateau antartico, è necessario ogni anno ricalcolarne la posizione. La massa dei ghiacci polari si muove infatti ad una velocità di circa 10 metri l’anno, traslando l’indicatore che segnala la posizione del POLO Sud geografico.

Ogni primo gennaio, nel corso di una cerimonia, viene posizionato il nuovo contrassegno nel punto esatto del Polo Sud terrestre. Questo, costituito da una piccola placca commemorativa, viene realizzato durante il lungo inverno antartico dal personale presente nella base americana di Amundsen-Scott. Dal 1959 i residenti del Polo Sud, ovvero ricercatori e tecnici della base americana, dopo aver posizionato il nuovo e temporaneo contrassegno sul punto preciso del polo sud, ritirano quello vecchio per esporlo nelle vetrine all’interno della base.

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Vari contrassegni realizzati nel corso degli anni per indicare la posizione del Polo Sud geografico, esposti nella base Amundsen-Scott al polo Sud.

Il polo Sud geografico fu raggiunto per la prima volta dall’esploratore Roald Amundsen con i suoi compagni il 14 dicembre 1911. Nel gennaio del 1912 il polo fu raggiunto anche dalla spedizione guidata da Robert Falcon Scott. All’epoca il Polo sud era un luogo inabitato, una distesa deserta di ghiaccio. Oggi South Pole è ancora una distesa di ghiaccio, ma… L’ARTICOLO CONTINUA QUI

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