Il tremore fumarolico dell’area di Pisciarelli e lo stato di attività dei Campi Flegrei
di Flora Giudicepietro, Giovanni Chiodini, Stefano Caliro, Walter De Cesare, Antonietta Maria Esposito, Danilo Galluzzo, Domenico Lo Bascio, Giovanni Macedonio, Massimo Orazi, Patrizia Ricciolino, Jean Vandemeulebrouck
tratto da ingvvulcani.com
I Campi Flegrei sono una caldera vulcanica, che si è formata a seguito dello svuotamento di una camera magmatica superficiale, dovuto alla grande eruzione dell’Ignimbrite Campana avvenuta circa 40.000 anni fa (Figura 1). Quest’area, ricca di storia e di emergenze naturalistiche, è caratterizzata, come altre caldere nel mondo, da deformazioni del suolo, sismicità e dalla presenza di un vasto sistema idrotermale.

Dagli anni Cinquanta del Novecento nell’area dei Campi Flegrei si sono verificati episodi caratterizzati da terremoti e sollevamento del suolo, noti come bradisismo. Le fasi principali di intensificazione dei processi vulcanici si sono verificate intorno al 1950, nel periodo 1968-72 e nel periodo 1982-85.
Dal 2004 ad oggi nuovamente si assiste ad una moderata, ma progressiva intensificazione delle manifestazioni vulcaniche: il sollevamento è ripreso, la sismicità, sebbene rappresentata da terremoti di bassa magnitudo, è aumentata e l’attività del sistema idrotermale è diventata più intensa in termini di degassamento diffuso e di flusso delle fumarole. L’accelerazione di questi processi tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013, ha portato il Dipartimento della Protezione Civile a decretare il passaggio dal livello di allerta verde (base) al livello giallo (attenzione).
L’area di Pisciarelli (Figura 2) è una località idrotermale che si trova sul bordo esterno del vulcano Solfatara, verso la conca di Agnano (Figura 1). Numerosi studi realizzati da ricercatori dell’INGV anche nell’ambito di collaborazioni internazionali, evidenziano che Pisciarelli è un sito chiave per monitorare le variazioni in atto nell’area flegrea. Questo campo fumarolico si comporta come una finestra che ci permette di osservare quello che accade nel vasto sistema idrotermale presente nell’area centrale della caldera flegrea. Per questo motivo, nel 2010 l’Osservatorio Vesuviano, sezione napoletana dell’INGV, ha installato una nuova stazione sismica a piccola distanza (8 m) dalla bocca della principale fumarola di Pisciarelli, dedicata alla registrazione del tremore generato dal campo fumarolico di questa località, in cui, dal 2009, si era evidenziato un aumento di attività.
