Sicuramente non ci aspettavamo che fosse tra i più freschi, perché le pesanti anomalie che hanno chiuso ogni mese di questo 2019 si sono davvero fatte sentire, ma dal WMO (Organizzazione Meteorologica Mondiale) l’analisi ufficiale è ancor più allarmante di quello che si pensava: “il 2019 sarà il secondo o terzo anno più caldo dal 1880, data in cui ebbero inizio le rilevazioni termiche con metodi scientifici ufficiali”.
Se guardiamo con attenzione la figura allegata in copertina balza immediatamente all’occhio la grave situazione, insomma dei gran cubetti azzurri o anche solo bianchi non ne sono presenti, anzi il rosso prevale abbondantemente.
E’ un’analisi ancora non ufficiale, perché mancano alcuni giorni alla chiusura dell’anno, ma è molto probabile che l’andamento globale non cambi di molto, ma a parte questo, avere uno degli anni più caldi di sempre accende un campanello di allarme o forse qualcosa in più di un semplice campanello.
La tendenza degli ultimi 20 anni è inequivocabile: si va verso un deciso riscaldamento del nostro pianeta e non sembra rallentare, ma addirittura accelerare
Se prendiamo in considerazione anche solo l’ultimo trimestre, da settembre a dicembre, ci risulta con dati alla mano che sia stato il secondo periodo più caldo mai registrato (2015 in primis). Ma a differenza degli anni come il 2015 o il 2016, quello che ci fa destare attenzione è che durante il 2019 il fenomeno del El Nino era quasi assente.
Le maggiori anomalie positive, sempre con dati alla mano, le abbiamo registrate nelle stagioni di passaggio, come ad esempio l’autunno o la primavera, tant’è che se prendiamo in esame il solo mese di novembre, possiamo asserire tra i top cinque più caldi di sempre li abbiamo tutti vissuti a partire dal 2013, quindi solo uno di questi non spicca particolarmente.
Secondo il WMO, il centro che ha raccolto le registrazioni provenienti da tutto il globo, la temperatura media degli ultimi cinque anni (2015-2019), ma anche più in generale quella degli ultimi dieci anni (2010-2019) è stata la più calda mai registrata dal 1880. Dalla rivoluzione industriale abbiamo guadagnato nell’aria sull’intero Pianeta circa 1,1°C, mentre nell’acqua degli oceani circa mezzo grado.