sabato, Ottobre 18

Stabilito un nuovo record per le emissioni globali di anidride carbonica

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Stabilito un nuovo record per le emissioni globali di anidride carbonica

Le nuove stime indicano che nel 2019 si raggiungeranno i 43 miliardi di tonnellate di carbonio con un incremento dello 0,6 per cento rispetto al 2018. La crescita รจ inferiore rispetto agli anni precedenti, ma gli obiettivi di contenimento dell’effetto serra appaiono ancora lontani
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Cresce meno che in passato, ma continua a crescere: l’anidride carbonica emessa globalmente nell’atmosfera sta per raggiungere nel 2019 il valore record di 43,1 miliardi di tonnellate emesse in un anno, 37 miliardi delle quali solo per il consumo di combustibili fossili. E’ quanto affermano i ricercatori delย Global Carbon Project, riportando un’ampia messe di dati su tre riviste diverse: โ€œEarth System Science Dataโ€, “Environmental Research Letters” e โ€œNature Climate Changeโ€.

Le nuove stime escono in concomitanza con COP25, la Conferenza mondiale sul clima riunita a Madrid dal 2 al 13 dicembre, e suonano come un monito di quanto poco รจ stato fatto per limitare il consumo di combustibili fossili, che producono attualmente il 90 per cento delle emissioni di anidride carbonica dovute alle attivitร  umane.

L’articolo apparso su โ€œEarth System Science Dataโ€ a prima firma Pierre Friedlingstein, dellโ€™Universitร  di Exeter, riporta il dato fondamentale: le proiezioni al termine di quest’anno parlano di un incremento dello 0,6 per cento nelle emissioni di anidride carbonica rispetto all’anno precedente, contro incrementi annui dell’1,5 e del 2,1 per cento registrati rispettivamente nel 2017 e nel 2018. Rispetto al 2015, anno dello storico accordo di Parigi, l’incremento รจ del 4 per cento.

La riduzione nel tasso di aumento delle emissioni globali e nelle emissioni dovute al consumo di carbone (-0,9 per cento), che rappresenta ancora la principale fonte di emissioni (40 per cento del totale) sono le uniche buone notizie. Aumentano infatti sia le emissioni dovute al consumo di petrolio per il traffico veicolare (+0,9 per cento) sia quelle dovute al gas naturale (+26 per cento).

Emissioni globali di anidride carbonica dal 2000 al 2018 suddivise per tipo di fonte fossile (carbone, petrolio, gas naturale), piรน quelle dovute alla produzione del cemento e combustione del gas di scarto nellโ€™estrazione del petrolio. Tra parentesi quadre, lโ€™incremento annuo riferito al periodo 2013-2018 (ยฉJackson, et al. 2019 Environmental Research Letters)

Se si guardano poi i dati disaggregati per settori, il documento evidenzia che il 45 per cento delle emissioni รจ dovuto al comparto energetico, cioรจ alla produzione di elettricitร  e di calore. Segue a distanza l’industria (produzione di metalli, sostanze chimiche e manifatture) con il 22 per cento. I trasporti nazionali sulla terraferma, via mare e via cielo arrivano al 20 per cento mentre quelli internazionali aggiungono un ulteriore 3,7 per cento. Resta un 10 per cento attribuibile a edilizia, agricoltura pesca e settore militare.

Rilevanti anche le proiezioni suddivise per nazione, illustrate nell’articolo pubblicato su “Environmental Research Letters”ย  da Rob Jackson della Stanford University, e colleghi. La Cina ha aumentato le sue emissioni di anidride carbonica del 2,6 per cento e si conferma in cima alla classifica del consumo di carbone, pari al 50 per cento del consumo globale, che tuttavia cresce di poco, trascinato dalla produzione industriale di cemento, acciaio e altri prodotti ad alta intensitร  di energia.

Anche l’India aumenta le emissioni, con un +1,8 per cento rispetto all’anno precedente, un tasso decisamente inferiore rispetto a quello del 2018 rispetto al 2017, dovuto a un rallentamento dell’economia del paese.

Le emissioni caleranno invece negli Stati Uniti: si prevedono un -1,7 per cento globale e un -10 per cento nel settore del carbone, che viene gradualmente sostituito dal gas naturale e, in misura minore, dal solare e dall’eolico. Calano anche le emissioni statunitensi dovute al petrolio, che perรฒ registrano un +1 rispetto al 2017.

Piรน virtuosa appare infine l’Unione Europea, per cui si prevede un calo dell’1,7 per cento delle emissioni complessive e del 10 per cento di quelle dovute al consumo di carbone. Continuano ad aumentare invece il consumo di gasolio e cherosene per aerei, cosรฌ come quello di gas naturale (+3 per cento).

Emissioni di anidride carbonica dovute al consumo di fonti fossili e alla produzione di cemento dal 2000 al 2018 suddivise per nazione. Tra parentesi quadre, lโ€™incremento annuo riferito al periodo 2013-2018 (ยฉJackson, et al. 2019 Environmental Research Letters)

Guardando al futuro, i ricercatori temono che le emissioni possano continuare ad aumentare per tutto il terzo decennio del secolo, a meno che le politiche degli stati su produzione di energia, trasporti e industria non cambino radicalmente.

โ€œIl mancato riconoscimento dei fattori alla base della continua crescita delle emissioni potrebbe limitare la capacitร  del mondo di spostarsi su un percorso coerente con 1,5 ยฐC o 2 ยฐC di riscaldamento globaleโ€, scrivono Friedlingstein Jackson e altri nel commento apparso su โ€œNature Climate Changeโ€. โ€œIl supporto continuo alle tecnologie a basse emissioni di carbonio deve essere combinato con politiche volte a eliminare gradualmente l’uso di combustibili fossiliโ€.

La via da seguire per arrivare agli obiettivi di Parigi, peraltro, รจ giร  tracciata. Un recente rapporto ha mostrato che i 18 paesi che hanno decarbonizzato la loro economia piรน rapidamente nell’ultimo decennio condividono tre caratteristiche: hanno un fabbisogno energetico che non aumenta, grazie a programmi mirati all’efficienza energetica, hanno sostituito in parte i combustibili fossili con le fonti rinnovabili e hanno sviluppato politiche mirate al contenimento delle emissioni.

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