Le prime spettacolari immagini della cometa “aliena” 2I/Borisov scattate dal telescopio Hubble
Lo scorso 12 ottobre il Telescopio Spaziale Hubble della NASA e dell’ESA (Agenzia spaziale europea) ha catturato immagini spettacolari della come “aliena” 2I/Borisov, il secondo oggetto interstellare intercettato nel cuore del Sistema solare. L’oggetto spaziale ha un nucleo di circa un chilometro e un’appariscente chioma; viaggia all’impressionante velocità di quasi 180mila chilometri orari.
di Andrea Centini
scienze.fanpage.it
Il Telescopio Spaziale Hubble ha fotografato per la prima volta la cometa “aliena” 2I/Borisov, il secondo oggetto interstellare ad essere intercettato nel Sistema solare. L’occhio di Hubble l’ha messa nel mirino sabato 12 ottobre, quando si trovava a una distanza di 260 milioni di miglia (quasi 420 milioni di chilometri) dal Sole. L’oggetto è in rapidissimo avvicinamento alla stella; viaggia infatti alla stratosferica velocità di quasi 180mila chilometri orari, e raggiungerà il perielio – il punto più vicino al Sole – sabato 7 dicembre. Non è ancora chiaro se anche i semplici appassionati di astronomia con un telescopio matoriale saranno in grado di osservarla nelle prossime settimane, quando diventerà sempre più visibile, prima di sparire di nuovo nello spazio profondo da dove è venuta.
Le fotografie catturate dal Telescopio Spaziale Hubble, fuse in un breve video dagli ingegneri della NASA, mostrano chiaramente la chioma della cometa “aliena”. In base al primo articolo scientifico pubblicato su di essa, grazie al lavoro degli astronomi Piotr Guzik e Michał Drahus della Jagiellonian University di Cracovia (al quale ha partecipato anche l’astrofisico italiano Giacomo Cannizzaro), è emerso che il nucleo della cometa ha un diametro di circa un chilometro. Come affermato dallo stesso Cannizzaro al notiziario dell’Istituto nazionale di Asstrofisica (INAF), l’oggetto pur essendosi originato in un remoto sistema stellare presenta caratteristiche molto simili alle comete native del Sistema solare. Ciò significa che i processi di formazione e gli elementi coinvolti negli altri sistemi possono essere paragonabili a quelli del nostro, aumentando le probabilità di trovare gemelli della Terra e forse vita.
Hubble has given astronomers their best look yet at an interstellar visitor — comet 2I/Borisov — whose speed and trajectory indicate it has come from beyond our solar system: https://t.co/v1F4WB9ZLE pic.twitter.com/3aHymNCi5r
— Hubble (@NASAHubble) 16 ottobre 2019