Incredibile epidemia di Hiv in Pakistan, contagiati 900 bambini: “Un pediatra riutilizzava le siringhe”
A Ratodero, in Pakistan, più di 1000 persone hanno contratto l’Hiv. Tra loro ci sono almeno 900 bambini di età inferiore ai 12 anni. Le autorità ritengono che il contagio sia stato innescato da un pediatra che riutilizzava le siringhe, ma precisano anche che l’epidemia ha sicuramente più di una causa.
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Quasi 900 bambini con il virus dell’Hiv. È l’enorme numero registrato nei mesi scorsi nella città di Ratodero, nel Pakistan centrale. I fatti risalgono all’inizio dell’anno quando centinaia di bambini hanno avuto febbre altissima e resistente alle cure. Dopo qualche mese la diagnosi: un’epidemia di Aids aveva colpito soprattutto i più piccoli. Le autorità sanitarie, mentre la vicenda ha scosso l’opinione pubblica del Paese, inizialmente hanno dato la colpa a un pediatra accusandolo di aver riutilizzato le siringhe. Finora 1100 persone (una ogni 200 abitanti) sono risultate positive al virus. Quasi 900 di loro ha meno di 12 anni. Probabilmente il numero reale dei contagiati è anche molto più alto in quanto solo una parte della popolazione si è sottoposta al test. Dal 2010 al 2018 il numero delle persone positive all’Hiv in Pakistan è quasi raddoppiato salendo a circa 160mila, secondo le stime dell’Unaids, la task force delle Nazioni Unite specializzata sulla malattia. Durante questo periodo, il numero delle nuove infezioni è aumentato del 38 percento nella fascia d’età 15-24. Ma anche in questo caso il numero reale potrebbe essere più alto: in tanti, infatti, non si sono mai sottoposti al test. La vicenda è stata raccontata dal New York Times, che ha intervistato il giornalista della tv locale che ha dovuto dare ai suoi concittadini l’agghiacciante notizia. Si tratta di Gulbahar Shaikh, che lo scorso aprile ha rivelato a tutto il Pakistan la notizia dell’epidemia di Aids.
Pediatra arrestato respinge le accuse – I funzionari del governo, arrivati a Ratodero per indagare sulla vicenda, hanno a quel punto scoperto che molti dei bambini colpiti dal virus erano sotto la cura dello stesso pediatra, Muzaffar Ghangro, che serviva le famiglie più povere della città. Ghangro era il pediatra anche dei figli del giornalista che ha dato notizia della vicenda e che a quel punto ha scoperto che anche la figlia di 2 anni aveva contratto il virus. “È stato devastante”, ha affermato Shaikh. Il pediatra è stato arrestato e accusato di negligenza e omicidio colposo ma non è ancora stato condannato e in una intervista si è detto innocente e ha assicurato di non aver mai riutilizzato le siringhe. Le stesse autorità ritengono improbabile che il medico sia l’unica causa dell’epidemia. Gli operatori sanitari che hanno ispezionato le strutture mediche di Ratodero hanno registrato molti casi in cui siringhe e aghi sarebbero stati riutilizzati. Gli stessi barbieri utilizzano lo stesso rasoio sui volti di più clienti e i dentisti lavorano con strumenti non sterilizzati.