Monte Prama: trovati, in Sardegna, i resti di una città antica enorme
Non è decisamente solo una necropoli: il sito di Monte Prama (Oristano) ospita i resti di una città antica enorme, di 16 ettari. L’incredibile scoperta è frutto di un lavoro di anni e ha portato già a ribattezzare l’area archeologica come la “Pompei sarda”, con strade, case, templi e 120 tombe.
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16 ettari contro i 44 di Pompei, vero, ma la versione sarda sembra essere anche molto più antica. Il lavoro è stato condotto sotto la direzione del geofisico Gaetano Ranieri, supportato dagli archeologi dell’Università di Sassari.
Secondo la versione attualmente confermata dalla Soprintendenza, Monte Prama è un sito scoperto nel 1974 di 750 metri quadrati (meno di un decimo di un ettaro) in cui sono stati ritrovati decine giganti e di modelli di nuraghe (costruzione tipica sarda), tombe a pozzetto e reperti di ogni tipo. Ma Ranieri non era mai stato convinto che tutto fosse “così semplice” e ha insistito per delle indagini più precise.
Gli scienziati hanno scandagliato il terreno con un georadar e hanno trovato anomalie su un territorio ben più ampio, ovvero 16 ettari. Che può essere chiamato città molto più che “semplice” necropoli.
“I nostri strumenti sono in grado di leggere il sottosuolo e di scovare anomalie di ogni tipo – ha spiegato Ranieri nel corso di una relazione pubblica organizzata dalla Fondazione di Sardegna e riportata da ‘La Nuova Sardegna’. Non è raro fino a quando non ci si imbatte in quelle che abbiamo definito anomalie “organizzate”. Nelle mie tabelle si vedono linee rette che sembrano strade, aree delimitate che possono essere lette come stanze di edifici, anche di grandi dimensioni. E sono riuscito a contare 140 metri di tombe ancora da scavare”.