Le microplastiche danneggiano l’ecosistema del suolo, diminuendo la fertilità dei terreni

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Le microplastiche danneggiano l’ecosistema del suolo, diminuendo la fertilità dei terreni

La presenza di microplastiche nel suolo diminuisce la fertilità dei terreni, ostacolando la germinazione di sem e la crescita di piante e lombrichi
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L’attenzione verso l’inquinamento causato dalle microplastiche è in aumento e crescono gli studi volti a indagare le conseguenze della contaminazione ambientale delle particelle di plastica.

Sono infatti sempre più le ricerche che mettono in guardia sulla minaccia delle microplastica per gli ecosistemi, in particolare per gli ambienti acquatici, dove è stato dimostrato che le particelle di plastica possono permanere per tempi indefiniti.

Da uno studio pubblicato su Environmental Science and Technology è emerso che nemmeno il suolo viene risparmiato dagli effetti dell’inquinamento da plastica.

La ricerca ha esaminato i danni causati dalla presenza di microplastica nei terreni, sottolineando come quelli agricoli rappresentino veri e propri bacini di microplastiche.

Per studiare l’effetto della contaminazione da plastica, sono stati interrati semi di Lolium perenne in un terreno in cui sono stati poi aggiunti lombrichi e fibre sintetiche derivate da capi di abbigliamento, oltre ad acido polilattico biodegradabile e a polietilene ad alta densità.

I risultati della ricerca hanno mostrato una minore germinazione dei semi e una diminuzione dello sviluppo in altezza delle piantine nei suoli contaminati..

Anche la crescita dei lombrichi è risultata inferiore nel suolo contenente particelle di plastica. Questo rappresenta un problema poiché i vermi si nutrono di materia organica morta e rilasciano nutrienti indispensabili per le piante.

Inoltre, la presenza di polietilene ad alta densità ha diminuito il pH del suolo e le particelle di plastica hanno determinato alterazioni del flusso dell’acqua.

Lo studio ha dunque concluso che la presenza di fibre sintetiche, polietilene e acido polilattico possono influenzare negativamente sia la germinazione dei semi sia lo sviluppo di piante e lombrichi. I risultati di questa nuova ricerca suggeriscono la possibilità di ulteriori impatti sul funzionamento dell’ecosistema del suolo.

Lo studio quindi conferma che le fibre rilasciate dai nostri abiti, dagli imballaggi di plastica, da borse e da numerosi altri prodotti rappresentano un problema per tutto l’ambiente, poiché sono in grado di persistere nelle acque dolci e salate, ma anche nell’aria e nel suolo, con importanti conseguenze negative per il pianeta e per la nostra salute.

Tatiana Maselli

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