Spaventoso incendio fuori controllo nell’isola di Gran Canaria. Evacuate più di 8.000 persone (VIDEO)
Fiamme alte fino a 50 m. Andati a fuoco più di 6.000 ettari. Evacuati 40 nuclei abitati e chiuse 20 strade
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Secondo El País, a Gran Canaria sono già state evacuate circa 8.000 persone dopo che sabato notte era scoppiato un incendio boschivo in un burrone del municipio di Valleseco. All’alba di domenica è stato attivato uno spiegamento senza precedenti per le Cnarie: oltre 700 uomini a terra e 4 idrovolanti, un aereo forestale e 11 elicotteri, 9 dei quali dedicati a combattere il fuoco e due con compiti di coordinamento.
L’intervento aereo è fondamentale per poter fermare l’avanzata dell’incendio sui fianchi est e ovest del fronte del fuoco che rischia di bruciare molte case. Ma l’incendio sta divorando la Reserva natural de Tamadaba e stamattina il Jefe de Emergencias del Cabildo, Federico Grillo ha detto che «E’ incontrollabile ed è fuori da ogni capacità di estinzione, con fiamme che hanno superato i 50 metri di altezza». E’ il secondo grande incendi che colpisce Gran Canaria quest’estate, dopo quello di Artenara all’inizio del mese, che ha raso al suolo 1.500 ettari
L’avanzare delle fiamme durante la notte ha costretto all’evacuazione di altri centri abitati, tra i quali l’intero centro urbano di Valleseco , un municipio con 3.784 abitanti, il quartiere montano di El Carrizal de Tejeda e i quartieri di El Valle e El Risco, ad Agaete, vicino al fronte del fuoco, nel nord-ovest dell’isola. Le ultime popolazioni evacuate sono state quelle di Saucillo, Gáldar, Piletas e Troya, ad Agaete. In tutto sono stati evacuati 40 nuclei abitati.
El País scrive che «L’incendio ha già causato enormi danni ambientali, con diverse aree naturali colpite, tra cui uno dei grandi gioielli verdi dell’isola, il parco naturale di Tamadaba». Fino ad ora non si registrano vittime umane, nonostante molte delle aree percorse dal fuoco siano “interfaccia”, con case sparse in mezzo alla vegetazione.
Il presidente del Gobierno de Canarias. Ángel Víctor Torres, ha detto che «Siamo di fronte a un incendio vorace che continua a non essere né contenuto né controllato. La nostra priorità è la sicurezza delle persone, E’ importante contenere la coda e i fianchi destro e sinistro dove ci sono aree abitate».
L?avanzata dell’incendio ha reso necessaria la chiusura di 20 strade e il presidente della Canarie ha ordinato che nessuno si avvicini alla zona degli incendi perché oltre a mettere a rischio la sua sicurezza ostacola anche il lavoro dei vigili del fuoco e dei volontari anti-incendio
Grillo è convinto che nelle prossime ore la superficie colpita dall’incendio aumenterà notevolmente: «L’evoluzione dell’incendio, dovuta ai venti, farà sì che il suo fronte, che si tro va a Tamadaba, sia la parte più distruttiva per il comportamento del fuoco, il potrebbe generare possibilità di intrappolamento di chi sta intervenendo, cosa che rende impossibile fermarlo nella situazione attuale. L’incendio potrebbe evolversi verso ovest e in direzione sud-est, il che lo porterebbe a colpire i municipi di La Aldea, Artenara, Tejeda e probabilmente Mogán. Quest’evoluzione in direzione sud-ovest, potrebbe avvenire in 24, 48 o 96 ore».