Considerata la forma dell’Italia, allungata principalmente in senso nordovest-sudest, prendiamo in questa zona anche qualche terremoto dell’Algeria e della Tunisia, o della Slovenia e Croazia. Infatti, dei 100 terremoti di magnitudo M3+ estratti, 7 risultano al di fuori dei confini italiani (un paio sui confinisono stati attribuiti alle regioni italiane più vicine, così come gli eventi in mare sono stati quasi tutti attribuiti alle regioni più prossime agli epicentri).
Epicentri dei 100 terremoti di magnitudo pari o superiore a 3 localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV dal 1° gennaio al 15 agosto 2019.
I 100 terremoti non sono avvenuti con la stessa frequenza mese per mese, ma, come sempre accade, ci sono stati mesi più attivi e altri meno. Ecco la distribuzione mensile:
mese |
n. eventi M3+ |
Gennaio |
16 |
Febbraio |
12 |
Marzo |
7 |
Aprile |
11 |
Maggio |
17 |
Giugno |
19 |
Luglio |
8 |
Agosto (i primi 15 giorni) |
10 |
Le variazioni sono piuttosto casuali, come accade sempre.
Come si vede dalla mappa sopra, quasi tutta l’Italia è stata interessata da questi terremoti. Vediamo come si sono distribuiti, invece, gli epicentri regione per regione:
Regione |
n. eventi M3+ |
Sicilia |
24 |
Calabria |
22 |
Marche |
11 |
Emilia Romagna |
7 |
Friuli Venezia Giulia |
6 |
Puglia |
4 |
Toscana |
4 |
Abruzzo |
3 |
Lazio |
3 |
Umbria |
3 |
Basilicata |
2 |
Molise |
2 |
Piemonte |
1 |
Trentino Alto Adige |
1 |
In questa “graduatoria”, stravincono Sicilia e Calabria, che oltre a essere regioni molto sismiche, contano molte aree attive anche in mare, sia nel Tirreno che nello Ionio e nel Canale di Sicilia. Per la Sicilia, poi, c’è l’Etna che ha un tasso di sismicità piuttosto importante.
Al momento, hanno avuto 0 eventi di magnitudo pari o maggiore di 3: Campania, Liguria, Lombardia, Sardegna, Valle d’Aosta, Veneto. Se invece facciamo un’estrazione di eventi più piccoli, troviamo numeri ben diversi, con epicentri che interessano tutte le regioni italiane (vedi figura sotto).
Mappa epicentrale dei 9885 terremoti localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV dal 1° gennaio al 15 agosto 2019.
Anche la Sardegna, notoriamente la regione meno sismica d’Italia (data la sua distanza dalla zona di maggiore deformazione che corre lungo la Sicilia, l’arco calabro, gli Appennini e le Alpi) nel 2019 ha avuto qualche piccolo movimento: due terremoti di magnitudo 1.5 e 1.7 nella zona di Cagliari e nell’Ogliastra.
Tornando ai numeri di questi primi 7.5 mesi del 2019, i terremoti di magnitudo pari o superiore a 2 sono stati 1104, circa 11 volte quelli di magnitudo M3+, mentre se consideriamo tutti i terremoti, anche quelli di magnitudo molto bassa, ne troviamo quasi 10000, per l’esattezza 9885.
Questa progressione (circa 100-1000-10000) rispecchia più o meno la predizione della cosiddetta legge di Gutenberg-Richter, che prevede proprio una proporzione logaritmica di questo tipo al variare della magnitudo. Sembrerebbe fare eccezione a questa regola, almeno fino a questo momento, la classe dei terremoti di magnitudo pari o superiore a 4, che non sono stati una decina, come ci si aspetterebbe dalla Gutenberg-Richter, ma soltanto 3 (4 se consideriamo quello in Algeria di magnitudo 5).
Data e Ora (Italia) |
Magnitudo |
Zona |
2019-07-13 11:56:39 |
mb 5.0 |
Algeria [Sea] |
2019-01-15 00:03:57 |
Mw 4.3 |
10 km SE Ravenna (RA) |
2019-01-09 00:50:34 |
ML 4.1 |
10 km NW Milo (CT) |
2019-01-01 19:37:46 |
Mw 4.1 |
3 km W Collelongo (AQ) |
A cura di Alessandro Amato e Maurizio Pignone, Osservatorio Nazionale Terremoti, INGV.