OGS: scoperti 6 nuovi vulcani sottomarini al largo della Sicilia meridionale

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OGS: scoperti 6 nuovi vulcani sottomarini al largo della Sicilia meridionale

L’eccezionale scoperta avvenuta tra Mazara del Vallo e Sciacca, uno di questi è a soli 7 km dalla costa
Tratto da www.ansa.it

I fondali che circondano la penisola italiana riservano ancora molte sorprese: lo dimostra la scoperta eccezionale di sei vulcani sottomarini a pochi chilometri dalle coste della Sicilia sud-occidentale, tra Mazara del Vallo e Sciacca. Il ritrovamento si deve all’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs), nel corso di due campagne condotte a bordo della nave da ricerca Ogs Explora.

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Lo studio, pubblicato sulla rivista Marine Geology, ha confermato le precedenti ipotesi sulla presenza di tre vulcani e ne ha individuati per la prima volta altri tre, uno dei quali è a soli sette chilometri dalla costa. Grazie a mappe dei fondali ad alta risoluzione e a indagini sismiche e magnetiche, i ricercatori guidati da Emanuele Lodolo hanno ricostruito in dettaglio la morfologia del fondo marino, scoprendo i sei vulcani: “sono tutti localizzati entro 22 chilometri dalle coste della Sicilia; uno in particolare si trova a soli sette chilometri da Capo Granitola”, spiega Lodolo.

La mappa della distribuzione dei sei vulcani al largo della costa sud-occidentale della Sicilia (fonte: OGS)

“Il vulcano più vicino alle coste, chiamato Actea, ha una morfologia complessa – precisa il ricercatore – e mostra una grossa colata lavica che si estende per oltre 4 chilometri”: si tratta di un caso unico per questo settore del Canale di Sicilia.
“Tutti i vulcani che abbiamo rilevato sono localizzati entro 22 chilometri dalle coste della Sicilia; uno in particolare si trova a soli 7 km da Capo Granitola” spiega Emanuele Lodolo, ricercatore di OGS. I vulcani si trovano a profondità tra 180 e 80 metri e il loro diametro varia da circa 400 a 1200 metri“

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I vulcani si trovano circa 14 chilometri a Nord di quelli già noti del Banco Graham. Qui è presente la famosa isola Ferdinandea, l’isola generata nel 1831 da un’eruzione sottomarina e che, dopo essersi elevata fino a 65 metri, si è immersa; la sua sommità oggi si trova a circa 7 metri sotto la superficie del mare. “La scoperta di vulcani sommersi così vicini alla costa della Sicilia – conclude Lodolo – dimostra che ci sono ampie aree vicino al litorale che sono ancora poco conosciute e studiate”.

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