SCOPERTO A ROMA UN DIPINTO MEDIEVALE, RIMASTO NASCOSTO OLTRE 900 ANNI!

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 SCOPERTO A ROMA UN DIPINTO MEDIEVALE, RIMASTO NASCOSTO OLTRE 900 ANNI!

Roma non smette di stupire per le meravigliose opere d’arte che custodisce e che ogni tanto “riappaiono” a sorpresa in diversi luoghi della città.  Stavolta a riemergere è stato un affresco medievale, ancora intatto, rimasto nascosto per ben 900 anni!
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Lo splendido dipinto, che raffigura probabilmente Sant’Alessio e il Cristo pellegrino, si trovava nascosto in un’intercapedine di un muro nella chiesa di Sant’Alessio all’Aventino dove è rimasto, si presume, dal XII secolo.

Si tratta di un grande affresco (90 centimetri di larghezza per oltre 4 metri d’altezza) di epoca medievale dai colori vivaci rinvenuto, con grandissima sorpresa, in ottimo stato. La storica dell’arte Claudia Viggiani, che l’ha riportato alla luce, ha definito questo “un ritrovamento eccezionale”.

Ma c’è di più, quello che è tornato alla luce è solo metà del dipinto, l’altra parte è ancora nascosta dal muro. La ricercatrice, ovviamente, è del tutto intenzionata a riportarlo alla luce nella sua interezza.

affresco-sant-alessio

L’opera ha uno sfondo nero e una cornice policroma completa. Quello che ha colpito gli storici dell’arte è in particolare la raffinatezza delle figure, il grande martello color porpora che copre le vesti del pellegrino e la mano alzata di quello che, presumibilmente, è Cristo che benedice i fedeli.

La scoperta è avvenuta in seguito ad un’indagine durata anni e partita da quanto si leggeva in una lettera d’archivio risalente al 1965 in cui si parlava di un affresco in ottimo stato conservato in una chiesa (di cui però non si faceva il nome), rinvenuto durante i lavori alla torre campanaria. Insomma la scoperta era già stata fatta ma, chi aveva trovato all’epoca l’affresco, aveva preferito lasciarlo nel dimenticatoio. La caparbietà della dottoressa Viggiani ha permesso però di trovarlo per la seconda volta.

Al momento il dipinto è inaccessibile per problemi di sicurezza. Ma chissà che un giorno non potremmo visitarlo anche noi.

Nel frattempo chissà quante altre sorprese ci riserva la Capitale!

Francesca Biagioli

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