“Saturno contro”, il pianeta in opposizione il 9 luglio: sarà più vicino e luminoso

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“Saturno contro”, il pianeta in opposizione il 9 luglio: sarà più vicino e luminoso

Ogni anno, a causa dei moti orbitali, Saturno si trova in una condizione definita opposizione, un allineamento nel quale il pianeta risulta opposto al Sole rispetto alla Terra. Si tratta del momento migliore in assoluto per osservarlo, poiché il “Signore degli Anelli” orbita nel punto più vicino alla Terra e dunque risulta più bello e luminoso. L’opposizione del 2019 si verificherà il 9 luglio; ecco tutto quello che c’è da sapere per non perdersi lo spettacolo.
di Andrea Centini
scienze.fanpage.it

Alle 19:00 di martedì 9 luglio Saturno si troverà in opposizione, sarà cioè opposto al Sole rispetto alla Terra, un particolare allineamento (periodico) grazie al quale il “Signore degli Anelli” risulterà più vicino, luminoso e dunque più bello da vedere nel cielo. In altri termini, il 9 luglio sarà il giorno migliore di tutto il 2019 per “mettere nel mirino” il gigante gassoso, secondo solo a Giove per dimensioni nel Sistema solare. Ecco tutto quello che c’è da sapere per non perdersi l’affascinante spettacolo astronomico.

in foto: Credit: Stellarium

Quando vedere Saturno in opposizione

Come indicato, Saturno raggiungerà l’opposizione alle 19:00 di martedì 9 luglio, tuttavia dall’Italia non potremo coglierne il momento esatto, poiché il pianeta con gli anelli sorgerà nel cielo orientale (a Sud Est) un po’ dopo, circa alle 20:40 ora di Roma. Poco male, poiché comunque l’oggetto celeste risulterà perfettamente osservabile sia la sera che la notte per diverso tempo, impreziosendo il cielo estivo assieme a Giove. Osservarlo la sera stessa dell’opposizione, quando raggiungerà la distanza minima dalla Terra a causa dei moti orbitali, rappresenta comunque un momento imperdibile per ogni appassionato di astronomia. Saturno compirà la sua cavalcata celeste nel cuore della costellazione del Sagittario, poco al di sotto della costellazione dello Scudo. Quando sorgerà sarà pochi gradi più in basso rispetto alla stella Albaldah o Pi sagittarii, la sesta stella più luminosa della costellazione, e a sinistra di Nunki o Sigma sagittarii. Non sarà difficile da distinguere dagli astri che lo circondano, dato che la sua luce non brilla. Ciò è vero per tutti i pianeti, tenendo presente che la loro luminosità è legata alla luce riflessa del Sole, mentre le stelle brillano di luce propria, emessa dalle reazioni nucleari al loro interno. Il pianeta raggiungerà la massima elevazione a Sud tra la mezzanotte e l’una di mercoledì 10 luglio, mentre il suo tramonto è previsto attorno alle 5:50 del mattino nel cielo sudoccidentale.

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