Luca Parmitano primo comandante italiano della ISS: parte oggi 20 luglio per portare a termine la missione Beyond

0

Luca Parmitano primo comandante italiano della ISS: parte oggi 20 luglio per portare a termine la missione Beyond

A sei anni di distanza dalla missione Volare l’astronauta italiano Luca Parmitano è pronto a tornare a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Partirà alle 18:28 ora italiana di sabato 20 luglio dal cosmodromo di Baikonur (Kazakistan), nel giorno del cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna. Sarà il primo comandante italiano della ISS: ecco gli esperimenti della missione Beyond.
di Andrea Centini
scienze.fanpage.it

Alle 18:28 ora italiana di sabato 20 luglio l’astronauta italiano Luca Parmitano partirà alla volta della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per la missione Beyond, che lo terrà “fra le stelle” per poco più di sei mesi, fino a dicembre di quest’anno. Per astroluca si tratta della seconda esperienza nello spazio dopo Volare del 2013, ma in questo caso avrà l’onore e la responsabilità di essere il comandante della ISS a partire dalla seconda parte della missione. È la prima volta che un italiano ricopre questo ruolo prestigioso e si tratta del terzo europeo dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) da quando il laboratorio orbitante è abitato da astronauti.

Luca Parmitano, nato a Paternò (Sicilia) il 27 settembre 1976, decollerà assieme ai colleghi Drew Morgan della NASA e ad Alexander Skvortsov della Roscomos (l’agenzia spaziale russa) dal cosmodromo di Baikonur, sito nelle steppe del Kasazistan. I tre saranno lanciati verso la Stazione Spaziale Internazionale a bordo della navetta Soyuz MS-13, posizionata in cima al razzo lanciatore Soyuz FG. Il termine soyuz in russo significa “unione”, e sin dal 1966 viene utilizzato per una serie di veicoli spaziali progettati dal compianto ingegnere Sergej Pavlovič Korolëv. Parmitano ha dichiarato di provare “soggezione” innanzi al fascino spartano di un razzo soyuz, un concentrato di tecnologia che affonda le radici in un progetto di decenni addietro. Come indicato, il lift-off è previsto per le 18:28 ora italiana e sarà trasmesso in diretta dall’ESA. Il volo durerà sei ore e l’attracco al laboratorio orbitante è previsto dopo la mezzanotte del 21 luglio. Parmitano e i due colleghi (per l’astronauta della NASA Drew Morgan si tratta della prima esperienza sulla ISS) apriranno il portellone tra le 02:00 e le 03:00 ora italiana. A rendere particolarmente suggestivo il lancio della Expedition 60/61 verso l’ISS la concomitanza col cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna; non a caso il logo della missione ha un chiaro riferimento alla celebre Apollo 11.

Durante gli oltre sei mesi di permanenza a bordo della Stazione Spaziale Internazionale Luca Parmitano sarà impegnato in numerosissimi esperimenti, oltre cinquanta, che abbracceranno test fisiologici, telerobotica, biologia e molto altro ancora. Per conto dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) condurrà sei esperimenti, organizzati assieme agli scienziati di diversi atenei. Fra essi segnaliamo Amyloid Aggregation, nel quale verrà verificato come si accumulano le proteine legate alla neurodegenerazione (morbo di Alzheimer) in condizioni di microgravità; NutrIss, dedicato a verificare i cambiamenti dell’organismo in base alle condizioni/alimentazione nello spazio; e Xenogriss, nel quale verrà monitorato l’impatto della microgravità sulla crescita e sullo sviluppo di alcuni girini. Nell’esperimento Analog-1 l’astronauta italiano simulerà il controllo di un rover da remoto, che si muoverà sui paesaggi di Lanzarote (Spagna) molto simili a quelli lunari. È una missione particolarmente preziosa per il futuro, quando gli astronauti manovreranno rover su Marte o in altri mondi lontani. In Biorock, avvalendosi di un cubo – chiamato Kubik – in grado di simulare diverse condizioni di gravità, Parmitano monitorerà il comportamento di alcuni microorganismi in grado di estrarre minerali dalle rocce come ferro, calcio e magnesio. Negli esperimenti Grip e Grasp, sfruttando un casco per la realtà virtuale, Parmitano farà alcuni test per studiare il modo in cui il cervello impara a manipolare gli oggetti nello spazio, mentre in Adavanced Closed Loop System sarà estratto ossigeno a partire dall’anidride carbonica presente nella ISS.

Non è escluso che Parmitano possa essere protagonista di qualche EVA (Extra Vehicular Activity) o passeggiata spaziale. Nel 2013, durante la missione Volare, fu coinvolto in un rocambolesco incidente; il suo casco iniziò a riempirsi d’acqua e dovette tornare velocemente a bordo del laboratorio orbitante. Tutti gli esperimenti di Parmitano sono consultabili in questo documento PDF pubblicato sul sito dell’ESA, che si apre con una bella frase dell’astronauta di Paternò: “Quello che facciamo sulla Stazione Spaziale Internazionale è per la Terra, per l’umanità. Lavorare sull’avamposto orbitale è l’unico modo per capire di quali conoscenze scientifiche e di quali tecnologie abbiamo bisogno per poterci spingere oltre”. Buon viaggio, astroluca!

Share.

Leave A Reply