Il meraviglioso cielo astronomico di luglio: eclissi lunare, un super Saturno e una pioggia di meteore

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Il meraviglioso cielo astronomico di luglio: eclissi lunare, un super Saturno e una pioggia di meteore

Una panoramica sugli spettacoli astronomici che ci attendono nel mese di luglio, durante il quale si celebrerà anche il cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna. Proprio il nostro satellite sarà protagonista di spettacolari congiunzioni astrali e di una eclissi parziale, prevista per il 16. Il 9 luglio Saturno offrirà il momento migliore dell’anno per essere ammirato. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

di Andrea Centini
scienze.fanpage.it

Il mese di luglio 2019, nel quale ricade il cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna, sarà ricchissimo di straordinari spettacoli astronomici. Si inizia come a giugno, ovvero con una congiunzione astrale all’alba tra Venere e Luna prevista per lunedì 1; sarà il primo di tanti “valzer” tra il nostro satellite e i pianeti del Sistema solare. Il più spettacolare si verificherà giovedì 4, quando Luna, Marte e Mercurio danzeranno nella costellazione del Cancro. Il 9 potremo invece ammirare Saturno all’opposizione e alla minima distanza dalla Terra, cioè nel momento di migliore osservabilità di tutto l’anno. Seguiranno le piogge di meteore delle Pegasidi e delle beta Capricornidi, i cui picchi massimi sono previsti per il 10 e il 13 luglio, la spettacolare eclissi parziale di Luna del Cervo attesa per il 16 luglio e lo sciame meteorico delle delta Aquaridi, atteso per la fine del mese. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Terra in afelio

All’1:00 di venerdì 5 luglio (ora italiana) la Terra si troverà in afelio, cioè alla distanza massima dal Sole, pari a poco più di 152 milioni di chilometri. Nonostante lo spazio che ci separa dalla nostra stella, in questo periodo dell’anno fa caldissimo; ciò è dovuto al fatto che l’aumento della temperatura tipico della stagione estiva è legato all’inclinazione dei raggi solari e non alla distanza dal Sole.
Eclissi parziale di Luna del Cervo

Alle 23:38 di martedì 16 luglio la Luna raggiungerà la fase di pienezza, il plenilunio che in base alla tradizione dei nativi americani algonchini prende il nome di Luna del Cervo. L’appellativo è legato al fatto che in questo mese i palchi dei cervi tornano a ricrescere (cadono ciclicamente ogni anno). Un altro nome noto per la Luna Piena di luglio è Luna del Tuono, a causa dei violenti temporali estivi che talvolta si verificano. Nel 2019 lo spettacolo sarà impreziosito da un’eclissi parziale di Luna, il cui massimo è atteso attorno alle 23:30. Come riportato dall’Unione Astrofili Italiani, la Luna entrerà nella penombra alle 20:44; alle 22:01 entrerà nell’ombra e alle 23:30 raggiungerà il picco massimo. L’uscita dalla penombra è prevista per le 02:17 di mercoledì 17 luglio.

Le congiunzioni astrali di Luglio

Il primo spettacolo astronomico di luglio sarà proprio una congiunzione astrale nel primo giorno del mese, che vedrà protagonisti una sottilissima falce di luna calante (il 2 luglio alle 21:16 è attesa la Luna Nuova) e il “Pianeta dell’amore” Venere. I due oggetti celesti saranno visibili assieme dalle 4:50 circa del mattino fin poco dopo il sorgere del Sole, quando la luce del giorno cancellerà il pianeta roccioso dalla volta celeste. Poiché Venere e Luna sorgeranno proprio dove spunterà anche il Sole, nel cielo orientale, è doveroso fare attenzione a non guardare la stella ad occhio nudo (si rischia la cecità). La sera del 4 luglio nel cielo occidentale si potrà ammirare la più spettacolare congiunzione astrale del mese, quella che coinvolge un piccolo spicchio di Luna crescente, Marte e Mercurio. I tre oggetti celesti saranno visibili assieme nel cielo occidentale al calar dell’oscurità; purtroppo saranno molto bassi sull’orizzonte e i due pianeti tramonteranno attorno alle 22:00. Servirà un cielo sgombro da ostacoli visivi e privo di inquinamento luminoso per godere al massimo dello spettacolo. Tre giorni dopo, la sera del 7 luglio, Marte e Mercurio si troveranno di nuovo assieme nella stessa parte del cielo, stavolta senza la compagnia della Luna. Le condizioni di osservabilità saranno molto simili a quelle del 4. La sera e la notte del 13 luglio una Luna quasi piena concederà un valzer a Giove nel cielo sudorientale, tra la costellazione dell’Ofiuco e quella dello Scorpione. I due oggetti saranno visibili assieme sino alle 03:00 del mattino del giorno successivo. L’ultima congiunzione astrale del mese si verificherà due giorni dopo, sempre nel cielo sudorientale, e vedrà protagonisti la Luna – prossima alla pienezza – e il Signore degli Anelli Saturno. I due oggetti saranno visibili nel cuore della costellazione del Sagittario per tutta la sera e la notte, tramontando all’alba del giorno successivo.

Saturno in opposizione e gli altri pianeti

Il mese di luglio non è sicuramente uno dei più favorevoli per vedere Mercurio, ma il primo pianeta del Sistema solare offrirà finestre osservative serali all’inizio del mese e mattutine negli ultimi giorni. Il momento migliore per guardarlo sarà sicuramente la sera del 4 luglio, quando sarà in congiunzione astrale con Marte e la Luna. Venere, sempre più basso sull’orizzonte, diventerà ben presto inosservabile al mattino; per questo la congiunzione astrale con la Luna del primo luglio sarà ancor più imperdibile. Anche Marte diventerà sempre più difficile da osservare nel cielo serale, poiché bassissimo sull’orizzonte; il consiglio è quello di sfruttare le congiunzioni astrali del 4 e del 7 luglio. I veri protagonisti del cielo del mese saranno il quinto e il sesto pianeta del Sistema solare, ovvero i due giganti gassosi Giove e Saturno, che saranno ben visibili per tutte le notti del mese. Non a caso tra il 12 e il 13 luglio l’Unione Astrofili Italiani organizzerà gli eventi “La Notte dei Giganti”. Martedì 9 luglio il “Signore degli Anelli” sarà anche all’opposizione e alla minima distanza dalla Terra, condizioni che garantiscono il momento migliore dell’anno per ammirarlo. Se avete un telescopio sarebbe un vero peccato non portarlo fuori per ammirare il pianeta più affascinante del Sistema solare (dopo il nostro, s’intende). Il pianeta sorgerà attorno alle 20:30 nel cielo sudorientale e sarà dunque visibile per tutta la notte. I due giganti ghiacciati Nettuno e Urano, che richiedono un telescopio per essere osservati (salvo casi eccezionali per Urano), saranno osservabili nel cuore della notte nel cielo sudorientale.

Le stelle cadenti di luglio

Gli sciami meteorici più interessanti di luglio saranno tre: le Pegasidi, le beta Capricornidi e le delta Aquaridi, i cui picchi massimi sono previsti rispettivamente nelle notti del 10, del 13 e del 28-29. Le prime sono uno sciame meteorico probabilmente originato dalla cometa C/1979 Y1 (Bradfield), caratterizzata da un periodo di 303 anni. Le beta Capricornidi, scoperte negli anni ’30 del secolo scorso e conosciute anche col nome di sigma Capricornidi, potrebbero regalare un magnifico spettacolo; sono infatti caratterizzate da scie luminose molto lente e brillanti, che spessissimo danno origine a un’esplosione finale. Diverranno visibili nel cuore della notte nei pressi della costellazione del Capricorno; tutti gli sciami meteorici prendono infatti il nome dalla costellazione/radiante dal quale sembrano avere origine. Potrebbero essere un po’ disturbate dalla Luna, che proprio il 13 luglio sarà impegnata in una congiunzione astrale con Giove. Alla fine del mese sono attese le delta Aquaridi, che tuttavia sono caratterizzate da scie luminose poco appariscenti. Potrebbero dar vita a una ventina di meteore all’ora e vale la pena tentare di osservarle.
Gli oggetti rilevanti del profondo cielo

La componente più spettacolare del cielo di luglio è indubbiamente la Via Lattea, che nei cieli privi di inquinamento luminoso può essere ammirata anche ad occhio nudo. Tra gli oggetti da puntare per gli amanti dell’astrofotografia si segnalano le galassie a spirale M101 ed M104; l’ammasso globulare di Ercole M13 e le nebulose Nord America, Laguna e Trifida. Il cielo di luglio è dominato dall’asterismo del Triangolo Estivo composto dalle stelle Deneb, Vega e Altair, un punto di riferimento per scrutare il cielo ma anche per chi è abituato ad allineare i telescopi dotati di astroinseguito

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