Grindarap, continua l’incredibile mattanza alle Isole Fær Øer: massacrate altre 200 balene pilota e 40 delfini
**Attenzione questo articolo contiene immagini che potrebbero urtare la vostra sensibilità**
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Immagini sconcertanti che come ogni anno vengono dalle isole Fær Øer dove ricominciata la mattanza delle balene pilota. Nel primo giorno di caccia ne sono state uccise almeno 200 e 40 delfini. Una mattanza che non risparmia nessuno e che inspiegabilmente viene vista come un momento di festa tradizionale.
La fine del mese di maggio segna l’inizio del ‘Grindadráp‘, ovvero la caccia alle balene nell’arcipelago danese che si trova nell’Oceano Atlantico. A pagarne le conseguenze sono appunto i globicefali, chiamati anche delfini pilota o balena pilota.
Una mattanza che si consuma con lame e uncini in un bagno di sangue: le balene pilota vengono prima spaventate e costrette a piaggiarsi per poi essere infilzati dallo sfiatatoi e recisi nel midollo spinale. Una dinamica da film dell’orrore tra i lamenti degli animali e l’entusiasmo di centinaia di persone che assistono a questo spettacolo.
We can all play our part in the #StopTheHunt campaign. 🐬🐋https://t.co/Sa5m5R2ITO @LewisCapaldi @FatboySlim #whales #dolphins
— Blue Planet Society (@Seasaver) 31 maggio 2019
Da anni, Sea Shepherd si batte contro questa pratica assurda portando avanti delle operazione sotto copertura alle Isole Fær Øer, ma purtroppo questa è la sesta mattanza dell’anno. Le balene pilota erano state avvistate a sud della capitale Tórshavn, nell’isola di Streymoy. Dopo l’inseguimento, i mammiferi si sono trascinati fino alla baia di Sandágerði, dove hanno trovato una morte atroce.
No easy way to say this @FatboySlim & @LewisCapaldi – if you take part in G! Festival in the Faroe Islands 11-13 July you are effectively condoning the barbaric slaughter of pilot whales and dolphins. Please reconsider. #StopTheHunt pic.twitter.com/kutDbac9ln
— Blue Planet Society (@Seasaver) 30 maggio 2019