Il giorno 25 giugno 2019 alle ore 23:03 GMT (01:03 del 26/6/2019 Locali) la rete di monitoraggio geofisico (Figura 1) ha registrato un evento esplosivo molto forte, associato a parametri geofisici (sismici, deformazione del suolo e pressione acustica) al di sopra della attività esplosiva ordinaria e classificabile come evento esplosivo Maggiore (Figura 2, 3 e 4).
Figura 1. Rete di monitoraggio geofisico e geochimico
Figura 2. Confronto tra le ampiezze sismica (UD) e il tilt. Le deformazioni del suolo indicano che l’evento di oggi (stella) ricade ampiamente nel campo delle esplosioni Maggiori.
Figura 3: Drumplot stazione sismica SDK componente NS
Figura 4: Drumplot stazione PZZ – Sensore infrasonico
L’evento sismico (2.7 x10-4m/s in velocità e 4.4 x10-5 in spostamento) supera di quattro volte i valori dell’attività ordinaria (Figura 5).
La rete infrasonica indica che l’esplosione ha generato pressioni intorno a 170 Pa, a 450 m di distanza, (Figura 6) ed ha localizzato l’evento esplosivo nel settore relativo al cratere C (Figura 7).
Figura 5: Segnali sismico in velocità e spostamento.
Figura 6: Segnale di pressione acustica
Figura 7: Localizzazione evento tramite Array Infrasonico