Purtroppo ci risiamo: trovate altre 10mila api morte in Veneto!
Diecimila api sono morte a Musile, tra i fiumi veneti Piave e Sile. Gli insetti sono stati trovati sulla riva e per gli apicoltori, la colpa sarebbe dell’uso sconsiderato di diserbanti.
tratto da www.lifegate.it
10mila api morte sono state ritrovate dagli apicoltori di Musile, comune del Veneto compreso tra i bacini dei fiumi Piave e Sile. Le prove raccolte sinora fanno pensare che la colpa sia sempre dei pesticidi a base di neonicotinoidi. Gli apicoltori infatti denunciano da tempo l’uso di questi diserbanti spruzzati vicino ai fossi e corsi d’acqua, sostanze che inquinano fiori ed erba e di conseguenza avvelenano anche le api, trovate morte in massa davanti ai loro alveari.
Non è la prima volta che nel basso Piave si assiste a una morìa del genere: a giugno dello scorso anno, infatti, dall’altra parte del Piave, nella provincia di Treviso, c’era stata una vera e propria strage con 60mila api morte, almeno 20mila per arnia. In quel caso un’indagine della procura di Udine aveva portato alla denuncia di 38 persone per inquinamento ambientale: l’utilizzo di neonicotinoidi e antiparassitari nei campi di mais avrebbe infatti causato uno spopolamento degli alveari. Proprio su questo punto, gli agricoltori friulani hanno annunciato una manifestazione di protesta nella città friulana con i loro trattori, perché stanchi di essere additati come unici colpevoli.
“In questi casi sono sempre i diserbanti a essere i primi incriminati. Probabilmente vengono usati neonicotinoidi, prodotti che sono stati già banditi in Paesi a noi vicini come la Francia. Sostanze che avvelenano le api e fanno loro perdere l’orientamento”, spiega l’apicoltore Italo De Pieri.