Le incredibili immagini del fiume di plastica nel cuore di Kinshasa, in Congo

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Le incredibili immagini del fiume di plastica nel cuore di Kinshasa, in Congo

E questo accade nonostante nella Repubblica democratica del Congo gli imballaggi di plastica sono proibiti dal 2018
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Dopo le precipitazioni che segnano la fine della stagione delle piogge e l’inizio di quella secca, il giornale della Repubblica democratica del Congo (Rdc) Media Congo Press ha realizzato un tour dei fiumi che attraversano la capitale Kinshasa  scoprendo che quello messo peggio sembra essere il fiume  Mososo, ormai trasformato in una discarica pubblica.

Media Congo Press  denuncia che «il fiume Mososo sulla strada principale di Limete è diventato un fiume di plastica. Qui, le bottiglie galleggiano sull’acqua. La quantità è talmente importante che ricoprono la superficie del fiume e formano un pavée sul quale si può circolare senza rendersi conto che, infatti, è sull’acqua che si cammina».

Il Mososo scorre a Limete, uno dei Comuni di Kinshasa e attraversa il quartiere a cui dà il nome e quello confinante di Mombele, due dei più poveri della già povera capitale della RDC.

L’inquinamento del fiume è causato dagli stessi abitanti di Mososo e Mombele che vi gettano direttamente le bottiglie, ma molta plastica arriva anche portata dalle piogge. Ma sempre più persone sono preoccupate per l’inquinamento dell’ambiente che aggrava una già difficile condizione di vita.

Inoltre, in occasione di forti piogge, questa vera e propria muraglia di bottiglie di plastica blocca il flusso delle acque del fiume e provoca inondazioni.

Un abitante di Mososo ha detto a Media Congo Press: «Siamo vittime di tutte queste bottiglie che occupano il fiume. Quando piove, l’acqua del fiume straborda nelle nostre proprietà. Quando queste acque entrano nelle nostre case, causano forti danni materiali». Un vicino conferma: «E’ molto deplorevole. Quando ero bambino facevo il bagno in questo fiume perché l’acqua era pulita. Ma oggi, le bottiglie e ogni sorta di rifiuti vi hanno eletto domicilio. E’ assurdo».

Eric Katankupole, un abitante di Kalamu, spiega che «Questo è cominciato nel 2003-2004, l’intasamento da rifiuti plastici e la gente che getta rifiuti di plastica. Soprattutto quando piove, tutti ne approfittano per buttare i rifiuti sotto la pioggia nel fiume di  Kalamu»

La plastica ha invaso anche altri fiumi di Kinshasa come il Kalamu e tutti finiscono nel grande fiume Congo che a sua volta trasporta i rifiuti nell’Atlantico. Media Congo Press  ricorda che «Il decreto firmato il 30 dicembre 2017 dal primo ministro Bruno Tshibala che vieta la produzione, l’importazione, la commercializzazione e l’utilizzo degli imballaggi in plastica ed entrato in vigore in data 1 luglio 2018, 10 mesi dopo la sua pubblicazione non ha prodotto gli effetti previsti».

Insomma, i fiumi di plastica di Kinshasa sono dovuti a una gestione dei rifiuti pressoché inesistente e a leggi all’avanguardia ma che restano sulla carta, inapplicate, che non forniscono alternative alla plastica e quindi inutili.

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