I risultati di un recente studio francese indicherebbero che gli antichi romani potevano aver capito come affrontare i terremoti semplicemente deviando l’energia delle onde usando strutture che assomigliano ai metamateriali.
tratto da hackaday.com

Cosa sono i metamateriali? Si tratta di materiali che possono influenzare le onde (elettromagnetiche o di altro tipo) in modi che sono normalmente ritenuti impossibili, come deviare la luce attorno a un oggetto usando uno speciale modello.

In uno studio del 2012 , gli stessi ricercatori avevano scoperto che uno schema di fori da 5 metri nel terreno era efficace per deviare una parte significativa di onde acustiche generate artificialmente. Uno dei ricercatori, [Stéphane Brûlé], notò su una fotografia aerea di un teatro gallo-romano vicino alla città di Autun, nel centro della Francia, che il suo schema di pilastri aveva una strana somiglianza con questo precedente esperimento: una serie di cerchi (semi)concentrici con la distanza tra i pilastri (o i fori) che diminuiscono man mano che ci si avvicina  al centro.

Ulteriori ricerche utilizzando i dati archeologici di questo sito del teatro, hanno confermato che questa disposizione sembrava corrispondere allo schema previsto se si avesse voluto progettare una struttura, capace di deflettere con successo l’energia acustica o qualcosa di molto simile alle onde sismiche di un terremoto. Ciò solleva l’interessante questione se questa sia stata una scelta progettuale intenzionale, o solo una coincidenza.

Ulteriori ricerche sul Colosseo a Roma e su vari altri anfiteatri hanno tuttavia presentato lo stesso schema, il che fa sembrare che questa sia stata, per un lungo periodo di tempo, una scelta deliberata dei costruttori romani. Con questo schema apparentemente in grado di proteggere una struttura dagli effetti distruttivi delle onde generate da un terremoto, la domanda rimanente è se abbiano scoperto questo modello nel tempo osservando i danni agli edifici e deciso di implementarlo in nuovi edifici.

Anche se probabilmente non otterremo mai una risposta a questa domanda, questa scoperta può tuttavia portare a miglioramenti dei singoli edifici nella nostra quotidianità, così che potrebbero proteggere chi vive in queste abitazioni, dai terremoti e salvare, in questo modo, un alto numero di vite.