Ecco cosa c’era nello stomaco del capodoglio rosa morto spiaggiato in Sicilia!

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Ecco cosa c’era nello stomaco del capodoglio rosa morto spiaggiato in Sicilia!

“Non possiamo far finta che non stia succedendo nulla, il mare ci sta inviando un grido di allarme”
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Quello ritrovato a Cefalù, in Sicilia, è il quinto esemplare di capodoglio spiaggiato lungo le coste italiane negli ultimi cinque mesi: nello stomaco di una femmina gravida, scoperta in Sardegna lo scorso marzo, furono ritrovati ben 22 kg di rifiuti (prevalentemente plastica), e anche quest’ultimo caso non fa eccezione.

«Quello che è stato trovato tre giorni fa sulla spiaggia di Cefalù era un giovane capodoglio di circa sette anni appena. Come si può vedere dalle immagini che diffondiamo – dichiara Giorgia Monti, responsabile campagna Mare di Greenpeace Italia – nel suo stomaco è stata trovata molta plastica. Le indagini sono appena iniziate e non sappiamo ancora se sia morto per questo, ma non possiamo certo far finta che non stia succedendo nulla».

L’inquinamento da marine litter è infatti un problema ormai ben documentato: secondo gli ultimi dati, riportati nel corso di Slow fish, si stima che ci siano circa 179.023 particelle di rifiuti plastici per km quadrato che galleggiano sulla superficie dei nostri mari, e più a fondo le cose non vanno meglio. Anche Greenpeace è alla vigilia della partenza di una spedizione di ricerca, monitoraggio, documentazione e sensibilizzazione sullo stato dei nostri mari, organizzata insieme a The Blue Dream Project: un monitoraggio lungo tre settimane dei livelli di inquinamento da plastica in mare, in particolare nel Mar Tirreno Centrale, all’interno di una spedizione di ricerca che si concluderà in Toscana l’8 giugno, in occasione della Giornata mondiale degli oceani. Il mare ci sta inviando un grido di allarme, un SOS disperato. Bisogna intervenire subito per salvare le meravigliose creature che lo abitano», conclude Monti.

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