Scoperto finalmente chi ha costruito Stonehenge
Un team di ricerca internazionale coordinato da genetisti del Museo di Storia Naturale di Londra ha determinato che Stonehenge, il celebre monumento neolitico eretto nei pressi di Amesbury, fu realizzato da discendenti di migranti che giunsero in Gran Bretagna dall’Anatolia circa 6mila anni fa.
di Andrea Centini
scienze.fanpage.it
Stonehenge, il celeberrimo monumento di pietre del Neolitico, fu costruito in Gran Bretagna dai discendenti di migranti provenienti dall’Anatolia (la moderna Turchia) circa 6mila anni fa. Lo ha dimostrato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati del Museo di Storia Naturale di Londra, che hanno collaborato con i colleghi dello University College London, dell’Università di Harvard, dell’Università Purdue di Indianapolis, dell’Università di Cambridge e di altri atenei.
Gli scienziati, coordinati dalla professoressa Selina Brace, docente presso il Dipartimento di ricerca genetica, evoluzione e ambiente del museo londinese, sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato il DNA di sei individui del Mesolitico e di altri 67 del Neolitico trovati in Gran Bretagna, i cui resti sono stati datati tra l’8.500 e il 2.500 Avanti Cristo. Dalle analisi gli studiosi hanno rilevato un’affinità genetica tra i cacciatori-raccoglitori mesolitici britannici e quelli europei ed occidentali, tuttavia non hanno rilevato una diffusione degli originari cacciatori-raccoglitori nel Neolitico. Ciò significa che essi furono letteralmente soppiantati dai migranti provenienti dal continente. Brace e colleghi hanno infatti trovato un forte legame genetico tra i neolitici britannici e quelli iberici, un dato che riporta alla loro reale provenienza, quella degli agricoltori nell’area dell’Egeo e dell’Anatolia che si dispersero nel Mediterraneo, e che giunsero in Gran Bretagna dopo essere arrivati nella Penisola Iberica attraversando il mare in barca.