Le massicce collisioni continentali possono aver provocato le ere glaciali della Terra

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Le massicce collisioni continentali possono aver provocato le ere glaciali della Terra

tratto da www.iflscience.com

Durante gli ultimi 540 milioni di anni, la temperatura della Terra ha registrato tre eventi di raffreddamento a lungo termine. Nuove prove mettono in relazione tutte e tre con lo stesso fenomeno che sarebbe caratterizzato da enormi collisioni continentali che si sarebbero verificate nelle zone tropicali, venti che avrebbero attirato l’anidride carbonica dall’atmosfera e raffreddato il pianeta.

L’era comunemente indicata come l’ultima era glaciale, che terminava circa 10.000 anni fa, era solo parte di un’era glaciale di milioni di anni fa, punteggiata da brevi periodi interglaciali come quello in cui ci troviamo ora. Gli interludi più caldi sono ben spiegati dai cicli dell’orbita terrestre che alterano la quantità e la tempistica della luce solare ricevuta, ma la media più bassa degli ultimi 35 milioni di anni è stata sempre oggetto di discussione

Un articolo su Science attribuisce la linea di base moderna alla collisione tra India e Asia che ha portato alla formazione delll’Himalaya. Inoltre, sostengono gli autori, due precedenti eventi simili, noti come collisioni arco-continentali, hanno prodotto anche’essi lunghi periodi di raffreddamento planetario. Collisioni di placche simili al di fuori dei tropici, come la formazione degli Urali, hanno avuto invece scarso effetto.

Le collisioni tra l’arco e il continente portano grandi quantità di basalto oceanico sulla superficie esposte all’atmosfera. Queste rocce sono ricche di calcio e magnesio, che reagiscono entrambe con il biossido di carbonio atmosferico e lo bloccano come rocce carbonatiche. Questo porta ad una rimozione consistente di anidride carbonica e il risultato è inevitabilmente un pianeta più freddo. La domanda che i geologi hanno ponderato è se siano presenti abbastanza rocce in questi eventi per tenere conto dei principali eventi di raffreddamento.

Il dott. Oliver Jagoutz del MIT sostiene che nelle regioni tropicali l’esposizione alle rocce è sufficiente, ma a latitudini più elevate l’esposizione agli agenti atmosferici sarebbe troppo lenta per raffreddare il clima fino al punto in cui i ghiacciai si sviluppano ai poli. Le zone tropicali caratterizzate da basalto possono ridurre la CO2  100 volte più velocemente delle regioni di basalto non tropicali della stessa estensione.

“Pensiamo che le collisioni ad arco-continente a basse latitudini possono rappresentare l’innesco per un raffreddamento globale”, ha detto Jagoutz in un comunicato . “Questo potrebbe accadere per 1-5 milioni di chilometri quadrati, il che sembra molto, ma in realtà è una striscia di terra molto sottile, che se si trova nella giusta posizione,  può anche cambiare il clima globale”.

Gli scettici potrebbero obiettare sull’Himalaya, che essendo a circa 25º nord, non sarebbe in una zona tropicale, ma la catena è stata generata da due collisioni separate, che si sono svolte più vicine all’equatore prima che i movimenti continentali spingessero tutto verso nord.

Zone dove è presente roccia oceanica, note come punti di sutura, in tempi diversi nella storia della Terra e oggi. Macdonald et al./Science

Jagoutz mostra collisioni simili a bassa latitudine che coincidono con i periodi freddi dell’Ordoviciano e Permo-Carbonifero, rispettivamente 455-440 e 335-280 milioni di anni fa.

Il movimento della placca continentale australiana verso nord sta creando una zona simile in Indonesia, le cui rocce sono responsabili del 9-14% del consumo globale di anidride carbonica. Purtroppo, questo è ancora molte volte più lento di quanto generiamo bruciando combustibili fossili

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