Un fiume è un luogo in cui l’acqua si accumula in un alveo e si muove nella stessa direzione. Sulla terra, le piogge si accumulano in calanchi e gole, si uniscono al deflusso dei dintorni e formano affluenti e grandi fiumi che sfociano nel mare. L’acqua nell’atmosfera si comporta in modo molto simile e forma fiumi nel cielo.

I fiumi atmosferici sono “corridoi lunghi e stretti di intenso trasporto di vapore acqueo”, ha dichiarato Francina Dominguez, idroclimatologa dell’Università dell’Illinois . Il termine ebbe origine nei primi anni ’90, quando i meteorologi Reginald Newell e Yong Zhu pubblicarono uno studio sulla rivista Geophysical Research Letters che descriveva la loro scoperta dei fiumi troposferici,  regioni nella troposfera dove il vapore acqueo si accumula e persiste per giorni ogni volta.

I fiumi atmosferici possono essere larghi centinaia di chilometri e lunghi oltre mille miglia, e la quantità di acqua sotto forma di vapore che li attraversa è paragonabile ai fiumi sulla terraferma più grandi del mondo . Questi fiumi del cielo in genere si formano sopra glii oceani, quando grandi fronti freddi si spostano da ovest a est, ha detto Dominguez. Forti getti di vento si allontanano dalla zona dell’Equatore davanti al fronte freddo e trasportano l’aria umida nel fiume atmosferico.

Rispetto a un fiume sulla terraferma, i fiumi atmosferici cambiano rapidamente. “Si spostano velocemente in poco tempo, persistono per un periodo e poi si dissolvono”, ha detto Dominguez. “Sono molto dinamici nello spazio e nel tempo.”

I fiumi atmosferici possono formarsi frequentemente più o meno nella stessa posizione. Ad esempio, un zona percorsa da queti fiumi, tra le Hawaii e la costa occidentale degli Stati Uniti, è stata soprannominata ” Pineapple Express “.

Condizioni meteo estreme

“I massimi efffetti, vengono evidenziati, quando questi fiumi colpiscono la terraferma”, ha detto Dominguez. In altre parole, quando un fiume atmosferico arriva a impattare con la terraferma, molto spesso si hanno precipitazioni sottoforma di pioggia o neve. I risultati non sono necessariamente disastrosi in quanto i fiumi atmosferici causano anche precipitazioni non intense. Ma se le caratteristiche orografiche sono più estreme, ad esempio, impatto con una catena montuosa piuttosto che con una zona collinare, allora gli effetti potrebbero essere molto più rilevanti.

I fiumi atmosferici sono responsabili della maggior parte delle forti piogge negli Stati Uniti occidentali , ed è qui che gran parte della ricerca su di essi è stata condotta. Lì, fiumi atmosferici possono causare inondazioni, danni e vittime.

Importanza globale

I fiumi atmosferici sono un fenomeno globale . Appaiono in entrambi gli emisferi settentrionale e meridionale, estendendosi dalle regioni tropicali o subtropicali alle medie latitudini, oltre i 30 gradi nord o sud dall’equatore. Per riferimento, i tropici di Cancro e Capricorno sono rispettivamente a circa 23 gradi nord e sud.

Altre aree colpite dai fiumi atmosferici includono Cile, Australia, Sud Africa e Europa occidentale. Secondo le stime di Dominguez, circa il 90 percento dell’umidità nell’aria a queste medie latitudini proviene dai fiumi atmosferici. Ciò significa che i fiumi atmosferici svolgono un ruolo chiave nella distribuzione del vapore acqueo in tutto il mondo.

Fiumi atmosferici in un clima che cambia

In un pianeta che si sta riscaldando , la quantità di umidità nell’aria è destinata ad aumentare. “Per ora, quello che sappiamo è che i modelli stanno dimostrando che i fiumi atmosferici trasporteranno sempre più acqua”, ha detto Dominguez.

Ma quell’umidità non si tradurrà necessariamente in precipitazioni. La quantità di esse, dove e quanto spesso cadranno, sono relativamente incerte. Ad esempio, il percorso della maggior parte delle tempeste è probabile che venga spinto verso l’esterno in entrambi gli emisferi, ha detto Dominguez, perché i tropici si espanderebbero in un clima più caldo.