La Procura di Udine dalla parte delle api, insetti fondamentali per la sopravvivenza del nostro Pianeta. Il gip ha stabilito che l’improvviso spopolamento delle arnie è stato la diretta conseguenza dell’utilizzo di un pesticida tossico. Durante le indagini, si è scoperto che, durante il periodo della semina del mais, su 11 alveari, le api da oltre 60mila ad arnia sono passate ad appena 10-20 mila.
La colpa? Del Mesurol 500 FS, una sostanza prodotta legalmente da Bayer, ma molto tossica e richiede appunto il rispetto di avvertenze rigide che di fatto non sono state rispettate. Avvertenze che secondo la Procura non sarebbero state prese, causando così la moria degli insetti impollinatori.
Per questo sono indagati 400 agricoltori friulani e sono state sequestrate 250 proprietà agricole, molte delle quali ricevono finanziamenti pubblici e contributi europei.
Le indagini erano partite dopo un’improvvisa moria delle api vicino ai campi coltivati a mais. Il pm Viviana Del Tedesco c’ha voluto vedere a fondo cercando le prove che si trattasse di inquinamento ambientale. Le analisi dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, non ha lasciato dubbi: il miele aveva presenza del pesticida Mesurol 500 FS, composto dal principio attivo Methiocarb e come dicevamo, è legale ma non deve essere utilizzato quando le api sono in attività.
Questo pesticida come gli altri, si disperde nell’aria. Ha raggiunto così sfortunatamente 11 alveari delle zone agricole di Moruzzo, Plasencis di Fagagna, Faugnacco di Martignacco, Nogaredo di Prato, San Odorico di Flaibano, San Marco di Basiliano, Lavia Ferrovia di Basiliano, Villanova di San Daniele del Friuli.
Le api sono morte per colpa del Mesurol, ma anche di insetticidi piretro idi come Fluvalinate e Tefluthrin, altamente tossici per gli insetti in generale.
Dominella Trunfi