20 marzo: arriva l’equinozio di Primavera. Inizia la primavera astronomica
Giovedì 20 marzo, alle 10.01 ora italiana, la linea d’ombra che divide la zona della Terra illuminata dal Sole da quella in cui è notte taglierà contemporaneamente Polo Sud e Polo Nord, segnando l’inizio della primavera astronomica. L’ultima volta che l’equinozio è avvenuto il 21 marzo è stato nel 2007, la prossima volta sarà nel 2102
di Matteo Boni
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Il 21 marzo, data convenzionalmente associata all’inizio della primavera e della bella stagione, come ci insegnano a scuola.
In merito alla data, nessun refuso nel titolo: l’equinozio avverrà sabato 20 marzo, con buona pace dei libri di scuola.
«L’ultima volta che l’equinozio è avvenuto il 21 marzo è stato nel 2007, la prossima volta sarà nel 2102», dice Sandro Bardelli, astronomo dell’Osservatorio di astrofisica e scienza dello spazio dell’Inaf di Bologna.
Perché allora siamo abituati a pensare al 21 marzo? È la data convenzionale dell’equinozio che fu decisa nel Concilio di Nicea del 325 per calcolare la Pasqua cristiana, e dalla quale partì l’ultima sistemazione del calendario – noto come calendario gregoriano – nel 1582, calendario che utilizziamo ancora oggi.
Ma tale sistemazione non è ancora perfetta. Il nostro calendario misura 365 giorni per un anno, cioè circa un quarto di giro in meno di quanti la Terra ne compia su se stessa durante una rivoluzione completa attorno al Sole – una rivoluzione terrestre è compiuta in 365 giorni 5 ore 48 minuti 49 secondi.
Quindi accumuliamo ritardo per 3 anni e poi recuperiamo tutto aggiungendo 1 giorno ogni 4 anni (anno bisestile), purché il quarto anno sia divisibile per 4 e, se l’anno è secolare, lo sia anche per 400: così l’anno 1600 ed il 2000 sono stati bisestili, mentre non lo sono stati 1700, 1800 e 1900.
Il ritardo che accumuliamo fa sì che ogni anno il momento dell’equinozio – perché dura davvero un istante! – sia in un orario differente rispetto al precedente, per poi venire risistemato con il giorno bisestile: l’equinozio può così cadere in un giorno compreso tra il 19 ed il 21 marzo.
Come si sa quando avviene l’equinozio? Si deve calcolare o c’è un modo per osservarlo?
«L’equinozio è definito come l’istante del passaggio del centro del Sole sulla proiezione in cielo dell’equatore terrestre. Non esiste un punto fisico o una stella che identifica la posizione del Sole in quel momento. In pratica lo si osserva con gli effetti dell’illuminazione del Sole sulla Terra», spiega Bardelli. «Un tempo era compito di astronomi-sacerdoti determinarne l’arrivo; col risveglio della Natura, in molte culture l’equinozio di primavera rappresentava l’inizio dell’anno». Oggi che ha perso l’interesse di un tempo, «il compito è lasciato a sofisticati algoritmi che tengono conto dei vari movimenti dell’orbita e dell’inclinazione della Terra».
Spostamento del punto vernale all’equinozio di primavera da 2100 anni fa a oggi. Crediti: Zeta-Zeti/Wikipedia