Scoperto un rarissimo asteroide di Atira vicino al Sole: ecco di cosa si tratta
Gli astronomi del progetto di ricerca ZTF hanno scoperto un raro e strano ‘sasso spaziale’ nei pressi del Sole. Si tratta di un asteroide di Atira, un oggetto con un’orbita interna a quella terrestre. Ha un diametro di circa 1,2 chilometri e impiega soltanto 165 giorni per compiere un’orbita attorno al Sole.
di Andrea Centini
scienze.fanpage.it
Lo scorso 5 gennaio è stato intercettato un rarissimo asteroide molto vicino al Sole, caratterizzato da una stretta orbita ellittica interna a quella della Terra. Si conoscono in tutto soltanto 19 ‘sassi spaziali’ con un’orbita confinata all’interno di quella del nostro pianeta; prendono l’affascinante nome di asteroidi di Atira, asteroidi Apohele o Interior-Earth Objects (IEO). L’orbita del nuovo oggetto, chiamato dagli scienziati 2019 AQ3, nella maggior parte dei casi è più vicina di quella di Venere, e in alcuni punti è addirittura interna a quella di Mercurio, il primo pianeta del Sistema solare e dunque il più vicino alla stella. È stranissima anche perché taglia quasi perpendicolarmente il piano orbitale del Sistema solare, viaggiando sopra e sotto di esso come fanno ben pochi degli oggetti conosciuti al suo interno.
L’orbita dell’asteroide di Atira. Credit: ZTF
La scoperta. 2019 AQ3 è stato intercettato il 5 gennaio nei dati della Zwicky Transient Facility (ZTF), un progetto di ricerca che scandaglia il cielo dell’emisfero boreale e rileva automaticamente gli oggetti di passaggio. Subito dopo la scoperta, operata dall’Osservatorio Palomar del California Institute of Technology (Caltech), altri telescopi di tutto il mondo – compresi strumenti italiani – sono stati puntati verso l’oggetto per confermarne l’esistenza e studiarlo. Incrociando i dati con quelli di archivio raccolti dal telescopio Pan-STARRS 1 dell’Osservatorio Haleakalā (Hawaii) e ‘sfuggiti’ ai check passati, gli astronomi hanno potuto definire con esattezza l’orbita di 2019 AQ3 e altre caratteristiche.
Grosso e non privo di rischi. L’asteroide ha un diametro (stimato) compreso tra 1,2 e 1,6 chilometri, dunque si tratta di un massiccio sasso spaziale e uno dei più grandi oggetti di Atira conosciuti. Impiega soltanto 165 giorni per compiere un’intera orbita attorno al Sole; per fare un confronto, Mercurio ne impiega 88, Venere 225 e la Terra 365 (un giro completo attorno alla stella corrisponde a un anno). Benché si tratti di un asteroide interno all’orbita della Terra e dunque apparentemente privo di pericoli, non si può sottovalutare il rischio che possa essere perturbato dall’attrazione gravitazionale dei pianeti più interni del Sistema solare. Questo “disturbo” potrebbe spostarlo su una traiettoria in grado di colpire la Terra. Le dimensioni, seppur non colossali come quelle dell’asteroide chicxulub (circa 10 km) che 66 milioni di anni fa fece estinguere i dinosauri non aviani, si tratta di un oggetto in grado di creare danni devastanti in ampie regioni. Al momento, tuttavia, l’asteroide che sembra preoccupare di più gli astronomi è Apophis 99942, che ha qualche remota possibilità di intercettare la Terra nel 2068 (anche in altre occasioni, ma con meno probabilità). I dettagli sull’affascinante asteroide di Atira sono stati pubblicati sul sito del progetto ZTF e presto saranno disponibili sulla rivista scientifica Publications of the Astronomical Society of the Pacific.