MACACHI BALLERINI AL GUINZAGLIO PER GLI SPETTACOLI GIAPPONESI
0A cura di Teresa Costabile
Ogni volta che visito la famosa mostra fotografica “World Press Photo” provo un misto di eccitazione e timore.
Per i più appassionati di calcio o per i sostenitori dei diritti degli animali, la presenza dei macachi sotto i riflettori non è del tutto nuova: appena l’anno scorso, in occasione della J-League (campionato giapponese), è stato proprio un macaco a guinzaglio a dare il calcio di inizio. Ce n’era davvero bisogno?
Infine, com’è possibile leggere dalle didascalie che accompagnano gli scatti, i macachi coinvolti in questi shows vengono trattati come “figlioli”. Nessuno lo mette in dubbio, ma se ciò potrebbe sollevare per un attimo il lettore dal peso dei maltrattamenti, la realtà è che gli addestramenti non importa che siano veicolati da rinforzo positivo o negativo. Si tratta sempre di addestramenti a scopi ludici per il divertimento umano. Si tratta di privare un animale selvatico della sua Natura, della sua dignità e della sua etologia, obbligandolo ad un’interazione innaturale per scopi inutili e discutibili.
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