La nuova Ilva inquina più di prima: ecco i dati dell’Arpa

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La nuova Ilva inquina più di prima: ecco i dati dell’Arpa

Non c’è pace per i cittadini di Taranto. La nuova Ilva di ArcelorMittal sarebbe addirittura più inquinante della precedente. Lo dice l’ultimo esame della qualità dell’aria condotto da Peacelink.
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ArcelorMittal, il più grande colosso dell’acciaio mondiale, oggi ha la gestione dell’Ilva ma la situazione sembra non essere affatto migliorata. Lo stabilimento a ciclo integrale di Taranto è l’impianto siderurgico più grande d’Europa.

Secondo i dati delle centraline dell’Arpa Puglia, mettendo a confronto il bimestre gennaio-febbraio 2019 con lo stesso periodo del 2018, c’è stato addirittura un aumento delle emissioni, in particolar modo degli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) che hanno subito un impennata del 195%.

Fa paura anche la concentrazione di benzene salita del 160%, insieme a quella dell’idrogeno solforato più che raddoppiata.

Sul fronte delle polveri sottili, secondo il presidente di Peacelink Alessandro Marescotti, i valori misurati attorno alla cokeria dall’Arpa hanno fatto registrare un incremento fra il 18% e il 23% per il Pm10 (a seconda del campionatore ENV o SWAM) e del 23% per il Pm2,5. Solo per il black carbon è stata registrata una riduzione del 5%.

“Siamo solo all’inizio di un aumento della produzione che ci preoccupa e procedere al buio e senza dati previsionali degli impatti sanitari, come sta facendo questo governo non è una condotta socialmente responsabile”.

Marescotti lamenta il fatto che alcune promesse non siano state mantenute:

“Il ministro Luigi Di Maio ha detto nel settembre scorso che nello stabilimento siderurgico di Taranto sono state installate tecnologie che riducono del 20% le emissioni nocive, ma queste dichiarazioni sono smentite dalle centraline Arpa installate nella cokeria che registrano valori in aumento per le emissioni diffuse in ambiente”.

La replica di ArcelorMittal

ArcelorMittal non è rimasta a guardare ma si è difesa. Con un comunicato pubblicato sul proprio sito e postato sui social ha detto di essere conforme alle regole imposte dall’Aia:

Da una parte i dati inequivocabili delle centraline Arpa, dall’altra la difesa del colosso dell’acciaio. In mezzo i cittadini che ogni giorno piangono i morti dovuti dell’inquinamento. Proprio nei giorni scorsi, a Taranto si è svolta una fiaccolata per ricordare i bambini scomparsi e per chiedere l’istituzione di una Giornata dedicata a tutte le vittime dell’inquinamento ambientale.

Francesca Mancuso

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