Uno dei vulcani più attivi della Papua Nuova Guinea è esploso, secondo quanto riferito dalle autorità locali Martedì 9 gennaio, colpendo i villaggi che si trovano sull’isola remota di Manam, con il lancio di rocce vulcaniche prima di rallentare la sua attività.

L’isola di Manam è un cono vulcanico che domina il mare a nord della Papua Nuova Guinea e ha una storia di frequenti eruzioni, anche recenti, con importante attività nel novembre 2004 che aveva costretto all’evacuazione di circa 9.000 persone. Il vulcano ha eruttato un certo numero di volte da allora, anceh il mese scorso con emissione di lava e cenere.

Una serie di terremoti intorno a Manam ha innescato il sistema di allarme lunedì scorso e il vulcano ha iniziato a eruttare poco dopo, ha detto l’Osservatorio vulcanologico di Rabaul e l’eruzione è proseguita fino a martedì 9 gennaio Un rapporto dell’osservatorio ha detto che ci sono ancora “piccole eruzioni in corso” dal cratere principale.

La lava si è incanalata in una valle vicina al cratere accompagnata da “esplosioni intermittenti” di rocce vulcaniche che cadevano sui villaggi, aggiungendosi al rischio di colate di fango. Il livello di attività sesmica è diminuito nel corso della giornata dopoil picco che si è avuto all’inizio di martedì, ha detto l’agenzia. Ma ha anche avvertito che Manam è  “molto dinamico ed ha il potenziale per ulteriori attività eruttive in futuro, con un rischio ancora alto”.

La Papua Nuova Guinea ha molti vulcani, in particolare sulle sue isole al largo, poiché il paese si trova all’incrocio di due placche tettoniche. Alcuni isolani che sono stati evacuati da Manam 15 anni fa e reinsediati in altre zone della Papua Nuova Guinea