“Quando ho controllato i dati di ALMA [Atacama Large Millimeter / submillimeter Array] per la prima volta, ero davvero eccitato perché il gas osservato mostrava dei moti orbitali, che suggeriscono fortemente che c’è un oggetto massiccio invisibile in agguato,” ha dichiarato Shunya Takekawa, un’astrofisica presso il National Astronomical Observatory of Japan (NAOJ) al New Scientist .

Secondo Space.com , la squadra stava oseervando due nubi stellari che hanno soprannominato Balloon and Stream a 26.000 anni luce dal centro della Via Lattea. Nella maggior parte dei casi, sono formate dal gas che si schianta contro una supernova o un’altra nuvola celeste, in entrambi i casi, gli astronomi si aspettano che la nuvola si espanda o lasci un segno a forma di V. Non, come visto in questo caso , flussi di gas in orbita attorno a un punto centrale.

Da questi movimenti, hanno calcolato che l’oggetto che attrae il gas è 30.000 volte la massa del Sole e grosso modo della dimensione di Giove. La spiegazione più probabile, quindi, è che sia un buco nero di massa intermedia.

I buchi neri di medie dimensioni come questi sono fenomeni celesti piuttosto rari. La maggior parte sono piccoli (relativamente parlando) e sono il prodotto di un collasso di stelle molto grandi (ovvero buchi neri supermassicci ), che si pensa si formino nel momento in cui appare la galassia in cui si trovano.

Gli astronomi ritengono che ci siano altri due potenziali buchi neri di dimensioni intermedie in agguato vicino al centro della Via Lattea. Tuttavia, per ora, le prove per questo terzo buco nero di massa intermedia sono suggestive piuttosto che conclusive, ha dichiarato Avi Loeb della Harvard University a New Scientist .

I dati devono ancora essere sottoposti a peer-review ma sono disponibili per la lettura sul server di pre-stampa arXiv .