Il terremoto di Mw 6.1 del 16 novembre 1894 nel Reggino in Calabria
Tratto da storing.ingv.it
Il terremoto avvenne alle ore 17:52 GMT; colpì la Calabria meridionale e la Sicilia orientale ed ebbe effetti distruttivi in un’area di 80 kmq compresa tra i Piani d’Aspromonte e la costa tirrenica. I paesi più danneggiati furono San Procopio e Sant’Eufemia d’Aspromonte, dove molti edifici crollarono totalmente o in parti estese. In altre 17 località della provincia di Reggio Calabria (tra cui Bagnara Calabra, Palmi, Seminara) il terremoto causò crolli totali più limitati, ma gran parte degli edifici subirono lesioni gravi, dissesti strutturali e crolli parziali. A Messina e Reggio Calabria molti edifici furono lesionati, alcuni in modo grave, soprattutto nei muri divisori interni, nei soffitti e nei pavimenti. In oltre 110 centri abitati delle due province e dell’attuale provincia di Vibo Valentia furono rilevati danni analoghi di notevole entità. L’area dei danni leggeri si estese per circa 15.000 kmq, comprendendo anche parte della provincia di Catanzaro e alcune località delle Isole Eolie.
Complessivamente, secondo i dati ufficiali, in 124 comuni della Calabria meridionale, su un totale di circa 105.000 abitazioni, 35.639 (pari quasi al 34%) risultarono danneggiate. In particolare: 916 (0,9%) crollarono totalmente, 3527 (3,3%) subirono crolli parziali, 10.488 (10%) furono lesionate gravemente e 20.708 (19,7%) furono lesionate leggermente. Per quanto riguarda la Sicilia, in 15 comuni della provincia di Messina, su un totale di circa 29.000 abitazioni, 9.776 (33,7%) furono danneggiate. Nel dettaglio: 6 (0,02%) crollarono totalmente, 228 (0,8%) subirono crolli parziali, 4193 (14,5%) furono lesionate gravemente e 5349 (18,4%) furono lesionate leggermente.
Verso nord la scossa fu sentita fortemente a Catanzaro e più leggermente in provincia di Cosenza e fino alla provincia di Matera. In Sicilia fu sentita fortemente in provincia di Catania e in alcune località della provincia di Siracusa; debolmente fino a Palermo