Rilevati cambiamenti nel comportamento dell’acquifero del Gran Sasso, prima, durante e dopo il terremoto di Amatrice – Accumoli del 2016
Lo studio, di Gaetano De Luca, Giuseppe Di Carlo & Marco Tallini, pubblicato su nature
tratto da comunicazione.ingv.it
Una ricerca nell’ambito dello studio delle interazioni tra acquifero del Gran Sasso e i fenomeni sismici, condotta dall’INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia in collaborazione con i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN e con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambientale (DICEAA) dell’Università degli Studi dell’Aquila, ha rilevato variazioni di alcuni parametri fisici delle acque sotterranee del massiccio del Gran Sasso, in concomitanza con l’evento sismico che ha colpito Amatrice nell’agosto del 2016.

(a) Scheme (not in scale) of the Gran Sasso aquifer transversal to the highway tunnels and passing through the underground laboratories of Gran Sasso (LNGS), borehole hall and S13 area77. UZ: Unsaturated Zone; SZ: Saturated Zone; KH: Karst Horizon; RA: Regional Aquiclude; T: permeability boundary (regional Thrust); UT: local thrust named Upper Thrust; WT: Water Table; HT: Highway Tunnels; UL LNGS: Underground Laboratories; BH: Borehole Hall; CA: Calderone glacier (high elevation water reservoir – preferential recharge area); 1: overflow spring (CP: Capo Pescara spring); 2: preferential groundwater flowpath area; 3: preferential groundwater flowing toward the UL; PR: Preferential Recharge; DR: Diffuse Recharge; S13: monitored horizontal borehole. The hydrogeological relationships in the square are showed into details in (b). (b) and (c) Detailed hydrogeological relationships between Calderone glacier acting as a water reservoir for the carbonate aquifer down below; i: hydraulic gradient; k: hydraulic conductivity (kh: karst horizon; lim: limestone; dol: dolomite). The hydrogeological relationships in the square are showed in detail in (c).
Lo studio, recentemente pubblicato sulla rivista Scientific Reports di Nature, si basa su misure in continua ad alto campionamento (20 misure al secondo) della pressione idraulica, della temperatura e della conducibilità elettrica delle acque, misure realizzate, a partire da maggio 2015, su un sondaggio orizzontale, chiamato S13, costruito alla fine degli anni ’80 durante i lavori di scavo, e collocato in prossimità del tunnel autostradale e dei Laboratori del Gran Sasso. La presenza del sondaggio orizzontale S13 ha offerto l’opportunità unica di indagare la parte più profonda dell’acquifero calcareo del Gran Sasso, situato nella zona sismicamente attiva dell’Appennino centrale. Questa area dell’Appennino centrale è peraltro monitorata da una rete sismica regionale piuttosto densa insieme alla rete sismica nazionale dell’INGV.
I dati acquisiti, a partire da maggio 2015, hanno mostrato segnali chiari e interessanti nella pressione idraulica e nella conduttività elettrica delle falde acquifere del Gran Sasso prima, durante e dopo il terremoto che si è verificato il 24 agosto 2016 (01:36:32 UT) con epicentro a circa 39 km dal sito di studio. Nell’ambito delle misure eseguite, i ricercatori hanno, dunque, focalizzato l’analisi sui dati relativi a questi segnali, che presentavano delle anomalie nella pressione idraulica a partire dal 19 agosto 2016, cioè cinque giorni prima dell’evento, fluttuazioni ampie e asimmetriche: micropulsazioni negative, che non erano state rilevate nei dati precedenti e che sono proseguite fino alla fine del mese di agosto 2016.

Main earthquakes location map, from Iside data-base53, of August 2016–January 2017 period (http://cnt.rm.ingv.it/iside); brown squares represent principal towns in the area, black lines for regional boundaries, green star for LNGS (Laboratori Nazionali del Gran Sasso) of INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) close to the S13 horizontal borehole (distance about 200 m); from northern: red stars for 6.5 Mw of 30 October 2016, 6.0 Mw of 24 August 2016, 5.1 Mw of 18 January 2017 (09:25:40 UT), 5.5 Mw of 18 January 2017 (10:14:10 UT), 5.4 Mw of 18 January 2017 (10:25:24 UT) and 5.0 Mw of 18 January 2017 (13:33:37 UT). We also show the L’Aquila earthquake of 6 April 2009 (6.3 Mw – 01:32:40 UT).