Il Terremoto del Molise del 31 ottobre 2002 e la tragedia di San Giuliano di Puglia (CB)
Oggi ricorre l’anniversario del terremoto di San Giuliano di Puglia (CB), terremoto tristemente noto per la tragedia della scuola Francesco Jovine dove persero la vita 27 bambini e una insegnante.
Tratto da ingvterremoti.wordpress.com
Ingv in questa ricorrenza vuole riassumere alcune informazioni sui terremoti che avvennero in quei giorni e sulle caratteristiche della sismicità di quell’area.
Il terremoto del 31 ottobre 2002 (magnitudo Mw5.7) avvenuto alle 11:32 ora italiana venne avvertito in una vasta area dell’Italia centro-meridionale, provocando danni significativi in un’area ristretta compresa fra i Frentani, il Sannio e la Capitanata, nelle province di Campobasso e di Foggia. La scossa era stata preceduta da tre terremoti nella notte di magnitudo maggiore di 2.0: alle ore 01:25, ML2.6, alle ore 03:27, ML 3.3 e alle ore 07:15, ML 2.4.
Poco più di 24 ore dopo la scossa più forte, alle ore 16.09 del 1 novembre un altro terremoto di magnitudo Mw5.7 colpì l’area accrescendo i danni provocati dalla prima.
Gli ipocentri dei terremoti avvenuti nel 2002-2003. Le due stelle gialle sono gli eventi del 31 ottobre e del 1 novembre 2002.
L’intera sequenza ebbe più di 1900 eventi di magnitudo ML compresa tra 2.0 e 4.2, distribuiti prevalentemente in un’area estesa 15 km, che individuarono un sistema di faglie orientate in direzione est-ovest. Il terremoto del 31 ottobre attivò il segmento orientale del sistema di faglie e quello del 1 novembre il segmento occidentale.
Storia sismica dell’area
Pur ricadendo tra regioni caratterizzate da sismicità storica significativa, quali il promontorio del Gargano e la dorsale appenninica molisana, la zona colpita dagli eventi del 31 ottobre e del 1 novembre 2002 non era stata interessata da terremoti significativi ed anche la sismicità registrata dalla rete sismica nazionale dell’INGV era molto limitata.
I terremoti storici del Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI11, http://emidius.mi.ingv.it/CPTI11/). I due quadrati in prossimità di Casacalenda sono gli eventi del 31 ottobre e del 1 novembre 2002.
Dal punto di vista storico, grazie al Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI11, http://emidius.mi.ingv.it/CPTI11/), sappiamo che gli eventi più forti localizzati nelle vicinanze di quell’area sono:
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la sequenza appenninica del 5 dicembre 1456 (Mw7.2, Ix XI MCS), di cui si ricordano danni gravi a Casacalenda;
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la sequenza Garganica del luglio-settembre 1627 (Mw6.6, Ix X MCS), che ha provocato danni di grado VIII-IX MCS a Termoli e di grado VIII a Campomarino;
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l’evento del 26 luglio 1805 (Mw6.6, Ix X MCS) nel Matese, i cui effetti non hanno superato il grado VI MCS a Larino.
Effetti nell’area
Le numerose repliche seguite al terremoto delle 11:32, e particolarmente quella del 1 novembre delle ore 16.09, Mw5.7, contribuirono ad incrementare il danneggiamento dell’area. Gli effetti massimi prodotti dalla sequenza sismica furono quelli riscontrati nella località di San Giuliano di Puglia: oltre alla presenza di diversi crolli parziali di edifici in muratura nella fascia centrale del paese, si verificarono alcuni crolli totali e un danneggiamento grave pressoché generalizzato.
Distribuzione del danneggiamento prodotto dal terremoto del 31 ottobre 2002 di magnitudo pari a 5.7.
Distribuzione del danneggiamento prodotto dal terremoto del 1 novembre 2002 di magnitudo pari a 5.7.
La maggior parte delle località che subirono danni NON erano classificate dal punto di vista sismico, come evidenziato dalla figura e dalla tabella sottostante.
In tabella sono indicati gli effetti cumulati di danneggiamento causati dai terremoti del 31 ottobre e del 1 novembre 2002. I comuni indicati con l’asterisco* NON erano classificati dal punto di vista sismico nel 2002.
Località | I (MCS) |
San Giuliano di Puglia* | 8/9 |
Bonefro* | 7 |
Casalnuovo Monterotaro | 7 |
Castellino del Biferno | 7 |
Ripabottoni* | 7 |
Santa Croce di Magliano* | 7 |
Colletorto* | 6/7 |
Montelongo* | 6/7 |
Casacalenda* | 6 |
Montorio nei Frentani* | 6 |
Larino* | 6 |
Morrone del Sannio | 6 |
Rotello | 6 |
Ururi | 6 |
Classificazione valida fino all’entrata in vigore di quella del 2003. I comuni indicati con l’asterisco* NON erano classificati dal punto di vista sismico.