Scoperto un sistema stellare con 4 pianeti giganti che (in teoria) non dovrebbe esistere
Il sistema stellare CI Tau si trova a 500 anni luce dalla Terra e per gli astronomi è un assurdo rompicapo. La stella è infatti troppo giovane per ospitare pianeti giganti, eppure a soli 2 milioni di anni ne ha ben quattro, uno dei quali con una massa undici volte superiore a Giove. Il più lontano, inoltre, orbita a una distanza mille volte maggiore rispetto al più vicino.
di Andrea Centini
scienze.fanpage.it
Un sistema stellare con quattro pianeti giganteschi rappresenta un vero e proprio rompicapo per gli astronomi, dato che la sua “architettura” e l’età degli oggetti coinvolti non sposa alcun modello di formazione planetaria scientificamente accreditato. In altri termini, questo sistema non dovrebbe esistere, perlomeno non secondo le regole stabilite dagli studiosi. Tutto ruota attorno – è proprio il caso di dirlo – alla stella CI Tau, un giovane astro di appena 2 milioni di anni, che nel 2016 balzò agli onori della cronaca per la scoperta del suo primo pianeta, CI Tau b, un enorme “gioviano caldo” che orbita alla stessa distanza media che separa il Sole da Mercurio (circa 57 milioni di chilometri).
Questo pianeta “mostruoso”, con una massa superiore di circa 11 volte quella del gigante gassoso Giove, impiega appena 9 giorni per ruotare attorno alla stella. Le radiazioni, il vento solare e la forza di gravità, secondo i modelli fisici tradizionali, dovrebbero tuttavia impedire a simili pianeti di formarsi a una distanza così ravvicinata dall’astro nel disco protoplanetario, l’area in cui originano pianeti, lune e asteroidi di un sistema stellare. Eppure ciò avviene lo stesso, circa nell’1 percento dei sistemi stellari noti. La spiegazione degli scienziati a questo problema è “semplice”: i pianeti originerebbero a una distanza molto maggiore e nel giro di alcune centinaia di milioni di anni si avvicinano alla stella di riferimento. Ma CI Tau ha soltanto 2 milioni di anni, quindi non è avvenuto nulla del genere. Come ci è finito CI Tau in quella posizione?
Per provare a rispondere a questa e ad altre domande, un team di ricerca internazionale guidato da astronomi dell’Università di Cambridge (Regno Unito) ha puntato il sistema di CI Tau con il potentissimo Atacama Large Millimeter / submillimeter Array (ALMA), un sistema di radiotelescopi nel deserto cileno. Lo studio del disco protoplanetario non ha fatto altro che rendere ancora più incredibile, misterioso e affascinante l’intero sistema. Gli scienziati guidati dalla professoressa Cathie Clarke, docente presso l’Istituto di Astronomia dell’ateneo britannico, hanno infatti scoperto altri tre pianeti, tutti giganteschi: i più piccoli hanno circa le dimensioni di Saturno, mentre quello intermedio ha una massa paragonabile a quella di Giove. Si stima che giganti gassosi di questo tipo si formino in almeno 10 milioni di anni, ma anche in questo caso la giovane età della stella non riesce a spiegare l’architettura del suo sistema.