Tratto da www.iflscience.com

L’ambiente spaziale attorno alla Terra è regolato da due forze principali: il plasma che proviene dal vento solare e il campo magnetico del nostro pianeta. L’interazione tra questi dà origine alle aurore del polo nord e del polo sud e alla cintura di radiazione che circonda il mondo.

Siamo ancora lontani dalla comprensione di tutto ciò, ma qualche aiuto è arrivato da un gruppo di ragazzi delle scuole britanniche, che hanno “ascoltato” le onde del plasma nella magnetosfera e scoperto un fenomeno molto particolare e unico. Ogni volta che un’espulsione di massa coronale, una tempesta solare, raggiunge la Terra, scuote il campo magnetico. Gli studenti hanno sentito che una serie di onde del plasma diminuivano lentamente di tono mentre la magnetosfera si riprendeva dopo l’urto che era avvenuto. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Space Weather .

Gli studenti della Eltham Hill School, nel sud-est di Londra, hanno collaborato con i ricercatori della Queen Mary University a questo progetto. Il team universitario ha reso udibili le registrazioni del movimento del plasma nello spazio aumentandolo di frequenza. L’orecchio umano è in realtà molto capace nell’individuare i cambiamenti di questo tipo, e i giovani “scienziati” hanno dimostrato quanto questo approccio possa essere valido.

“È stato davvero incredibile sentire quanto sia significativo l’evento che abbiamo trovato e che costituirà la base di un documento scientifico adeguato”, ha detto in una dichiarazione Isobel Currie, uno degli studenti coinvolti nel progetto. “Abbiamo maturato tanta esperienza e sviluppato molte capacità durante la nostra ricerca che saranno utili durante il nostro studio all’università, e ci ha dato una grande visione del lavoro svolto a quel livello”.

I dati per lo studio provenivano dai satelliti dell’ambiente operativo geostazionario della NOAA. Lo studio mostra come un approccio diverso può scoprire nuovi fenomeni dai dati già acquisiti. Il team sta rilasciando i dati udibili affinché chiunque possa ascoltarli.

“Rendere i dati udibili è raro e quando viene fatto è tipicamente usato solo dai ricercatori stessi”, ha detto l’autore principale Martin Archer. “Coinvolgere il pubblico nella ricerca, fatto noto come citizen science, tende a concentrarsi sui dati o sull’analisi crowdsourcing, differentemente invece,  questo metodo è  ancor più esplorativo. Tuttavia, lo studio dimostra che risultati scientifici utili e inattesi possono derivare da questo approccio combinato “

Il team di ricerca si concentrerà ora sulla comprensione dei dettagli di queste onde a fase decrescente, il tipo di disturbo che le produce e il motivo per cui il loro tono diminuisce. Ciò potrebbe aiutare a prevedere meglio le condizioni meteorologiche spaziali in seguito a tempeste solari e potrebbe essere molto importante. Una tempesta potente potrebbe creare grossi problemi alle comunicazioni come il GPS, le linee aeree passeggeri o anche intere reti elettriche, e il costo di questa eventuale distruzione potrebbe essere pari a trilioni di dollari solo per gli  Stati Uniti .