Nuova scoperta a Pompei, trovati 5 scheletri nella casa dell’iscrizione!

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Nuova scoperta a Pompei, trovati 5 scheletri nella casa dell’iscrizione!

Sono i resti di cinque persone, sembra due donne e tre bambini che si erano rifugiati in una stanza da letto nel disperato tentativo di salvarsi dalla pioggia di lapilli che aveva invaso l’abitazione.
tratto da ansa.it

E’ la nuova agghiacciante scoperta arrivata dagli scavi in corso a Pompei. “Un ritrovamento scioccante, ma anche molto importante per la storia degli studi”, commenta con l’ANSA il direttore Massimo Osanna.

Il ritrovamento, spiega, è avvenuto nella stessa casa nella quale è stata ritrovata l’iscrizione che sembra cambiare la data dell’eruzione.

E’ la testimonianza di una scena fortemente drammatica, sottolinea, “risalente alle ultimissime ore della cittadina, quando il cielo doveva essere buio, le strade e le case invase dai lapilli, la paura accresciuta dalle continue scosse di terremoto. Le due donne avevano anche messo un mobile contro la porta. Ma ogni loro tentativo è stato vano, il gruppo ha avuto una morte terribile, schiacciato dal crollo o bruciato dalla nube piroplastica arrivata subito dopo”.Per l’ennesima volta da quando sono ripresi gli scavi nella Regio V di Pompei, archeologi e tecnici si sono ritrovati di fronte ad una scena altamente drammatica, testimonianza delle ultimissime terribili ore vissute dalla cittadina campana. Il cielo reso buio dalla cenere, la terra scossa dal terremoto e i lapilli caduti da cielo che stringevano in una morsa di calore e soffocamento chi non era riuscito a fuggire per tempo. “E’ proprio quello che crediamo sia accaduto a questo gruppo di fuggiaschi, che come tanti altri alla fine hanno trovato una morte orribile”, racconta Osanna.

La casa dove sono stati ritrovati, quella che una volta era conosciuta come la casa del giardino, è la stessa dove pochi giorni fa è stata ritrovata l’epigrafe a carboncino che sembra posticipare di due mesi, da agosto a ottobre, la data dell’eruzione di Pompei.


Una casa dove erano in corso lavori di ristrutturazione, precisa Osanna, ma che in parte era ancora abitata. “In quelle ore finali, i lapilli avevano invaso qualunque cosa, la cenere aveva riempito tutto il Vicolo dei Balconi, la strada sulla quale si affacciava l’abitazione, il fumo e i lapilli avevano invaso tutto, il portone d’ingresso bloccato, il tetto crollato in molte stanze”. Quella piccola stanza affacciata sull’atrio… L’ARTICOLO CONTINUA QUI

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