Ecco le migliori foto astronomiche del 2018

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Ecco le migliori foto astronomiche del 2018

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Circa 4200 concorrenti da 91 nazioni: sono da primato i numeri della partecipazione all’Insight Investment Astronomy Photographer of the Year 2018, uno dei più importanti premi di fotografia astronomica del mondo. E la qualità delle fotografie premiate è strabiliante: aurore, galassie e stelle compongono quadri d’incredibile bellezza e armonia.

Il primo premio assoluto quest’anno è andato al fotografo statunitense Brad Goldpaint che, curiosamente, ha voluto includere se stesso nella scena. “Per me, questa superba immagine è emblematica di tutto ciò che significa essere un astrofotografo”, ha dichiarato Will Gater, membro della giuria, commentando l’immagine vincitrice. L’equilibrio tra luce e buio, le trame e le tonalità contrastanti di terra e cielo e il fotografo da solo sotto una volta stellata di dimensioni enormi e di una bellezza mozzafiato.

Nella gallery che segue, si possono ammirare le 11 immagini vincitrici nelle diverse categorie.

La galassia di Andromeda, un quarto di Luna, la Via Lattea: sono questi gli elementi che compongono questa suggestiva immagine, vincitrice del primo premio della classifica generale e della sezione "People & Space". Ripresa dalle colline di scisto di Moab, in Utah, negli Stati Uniti, ritrae anche il suo autore al lavoro: è il fotografo che fa capolino sulla sinistra, in controluce. (© Brad Goldpaint)
La galassia di Andromeda, un quarto di Luna, la Via Lattea: sono questi gli elementi che compongono questa suggestiva immagine, vincitrice del primo premio della classifica generale e della sezione “People & Space”. Ripresa dalle colline di scisto di Moab, in Utah, negli Stati Uniti, ritrae anche il suo autore al lavoro: è il fotografo che fa capolino sulla sinistra, in controluce. (© Brad Goldpaint)

Una sottile banda aurorale solca dolcemente il cielo come una strada luminosa che scompare all’orizzonte. È questa l’immagine catturata da Nicolas Lefaudeux a Sirkka, in Finlandia il 30 marzo 2017, e vincitrice nella categoria “Aurorae”. (© Nicolas Lefaudeux)
Una sottile banda aurorale solca dolcemente il cielo come una strada luminosa che scompare all’orizzonte. È questa l’immagine catturata da Nicolas Lefaudeux a Sirkka, in Finlandia il 30 marzo 2017, e vincitrice nella categoria “Aurorae”. (© Nicolas Lefaudeux)

Stelle giallo-rosse, già in una fase avanzata del loro ciclo vitale, e stelle più giovani, che brillano di un intenso colore blu-bianco, il tutto sullo sfondo di un’enorme quantità di polveri, punteggiata di stelle: dal contrasto nasce la bellezza di questa immagine della galassia a spirale NGC 3521, situata nella costellazione del Leone, a 26 milioni di anni luce da noi. Vincitrice della categoria “Galaxies” è stata scattata da Steven Mohr a Carrapooee, Victoria, Australia, nel febbraio 2018. (© Steven Mohr)  
Stelle giallo-rosse, già in una fase avanzata del loro ciclo vitale, e stelle più giovani, che brillano di un intenso colore blu-bianco, il tutto sullo sfondo di un’enorme quantità di polveri, punteggiata di stelle: dal contrasto nasce la bellezza di questa immagine della galassia a spirale NGC 3521, situata nella costellazione del Leone, a 26 milioni di anni luce da noi. Vincitrice della categoria “Galaxies” è stata scattata da Steven Mohr a Carrapooee, Victoria, Australia, nel febbraio 2018. (© Steven Mohr)

Il processo d’inversione dei colori è derivato dalla fotografia dello spazio profondo: le immagini in negativo consentono all’occhio umano di identificare i tenui dettagli delle galassie. Come mostra questa immagine, vincitrice della categoria “Our Moon”, l’effetto visivo è utile anche per distinguere gli elementi presenti nelle regioni a basso contrasto della superficie del nostro satellite naturale, come il Mare Serenitatis e il Mare Tranquilitatis. L'immagine è stata scattata da l'Ametlla del Vallès, nei pressi di Barcelona, in Spagna, a dicembre 2017. (© Jordi Delpeix Borrell)
Il processo d’inversione dei colori è derivato dalla fotografia dello spazio profondo: le immagini in negativo consentono all’occhio umano di identificare i tenui dettagli delle galassie. Come mostra questa immagine, vincitrice della categoria “Our Moon”, l’effetto visivo è utile anche per distinguere gli elementi presenti nelle regioni a basso contrasto della superficie del nostro satellite naturale, come il Mare Serenitatis e il Mare Tranquilitatis. L’immagine è stata scattata da l’Ametlla del Vallès, nei pressi di Barcelona, in Spagna, a dicembre 2017. (© Jordi Delpeix Borrell)

La corona solare appare in tutto il suo splendore in questa immagine dell’eclisse totale di Sole, ripresa ad agosto 2017. E’ affiancata dalla stella blu denominata Regolo, a sinistra, e da Marte, sul lato destro. Vincitrice nella categoria "Our Sun", l’immagine è in realtà frutto della composizione di 120 singole istantanee, per un tempo di esposizione totale di 100 secondi. (©Nicolas Lefaudeux)
La corona solare appare in tutto il suo splendore in questa immagine dell’eclisse totale di Sole, ripresa ad agosto 2017. E’ affiancata dalla stella blu denominata Regolo, a sinistra, e da Marte, sul lato destro. Vincitrice nella categoria “Our Sun”, l’immagine è in realtà frutto della composizione di 120 singole istantanee, per un tempo di esposizione totale di 100 secondi. (©Nicolas Lefaudeux)

Appena prima del tramonto, il pianeta Venere fa capolino nel cielo solo dieci giorni prima della congiunzione inferiore con il Sole. Questa immagine, vincitrice nella sezione "Planets, Comets and Asteroids", è stata ripresa ai raggi infrarossi usando una videocamera digitale monocromatica montata su un telescopio a riflessione a St Albans, nell'Hertfordshire, in Regno Unito, a marzo 2017, (© Martin Lewis)  
Appena prima del tramonto, il pianeta Venere fa capolino nel cielo solo dieci giorni prima della congiunzione inferiore con il Sole. Questa immagine, vincitrice nella sezione “Planets, Comets and Asteroids”, è stata ripresa ai raggi infrarossi usando una videocamera digitale monocromatica montata su un telescopio a riflessione a St Albans, nell’Hertfordshire, in Regno Unito, a marzo 2017, (© Martin Lewis)  

In alto, la traccia della stella Almach, conosciuta anche come Gamma Andromedae; nella parte bassa, la scia degli insediamenti umani di Galyateto, in Ungheria: con un'esposizione estremamente lunga, luci naturali e luci artificiali si confondono nelle nebbie dell'inverno per dare un risultato di sicuro effetto scenico. L'immagine, ripresa a febbraio 2018, ha vinto nella sezione "Skyscapes". (© Ferenc Szémár)
In alto, la traccia della stella Almach, conosciuta anche come Gamma Andromedae; nella parte bassa, la scia degli insediamenti umani di Galyateto, in Ungheria: con un’esposizione estremamente lunga, luci naturali e luci artificiali si confondono nelle nebbie dell’inverno per dare un risultato di sicuro effetto scenico. L’immagine, ripresa a febbraio 2018, ha vinto nella sezione “Skyscapes”. (© Ferenc Szémár)

Sotto il cielo della Namibia ci sono volute sei ore di esposizione per catturare, ad agosto 2017, il Complesso Molecolare CrA, un'ampia, irregolare e oscura regione nella porzione nord della costellazione della Corona Australe. In essa si scorgono, tra i tanti oggetti, la nebulosa a riflessione NGC 6726-27-29, la nube scura di polveri Bernes 157 e l'ammasso globulare NGC 6723. L'immagine ha vinto il primo premio nella categoria "Stars and Nebulae". ( © Mario Cogo)
Sotto il cielo della Namibia ci sono volute sei ore di esposizione per catturare, ad agosto 2017, il Complesso Molecolare CrA, un’ampia, irregolare e oscura regione nella porzione nord della costellazione della Corona Australe. In essa si scorgono, tra i tanti oggetti, la nebulosa a riflessione NGC 6726-27-29, la nube scura di polveri Bernes 157 e l’ammasso globulare NGC 6723. L’immagine ha vinto il primo premio nella categoria “Stars and Nebulae”. ( © Mario Cogo)

Svegliatosi presto, prima di andare a scuola, il quindicenne autore di questa immagine è riuscito a catturare una meteora che solca il cielo appena sopra il profilo dell'Alpe di Siusi, nelle Dolomiti. Si è così aggiudicato il titolo di "Young astronomy photographer of the year". (©Fabian Dalpiaz)
Svegliatosi presto, prima di andare a scuola, il quindicenne autore di questa immagine è riuscito a catturare una meteora che solca il cielo appena sopra il profilo dell’Alpe di Siusi, nelle Dolomiti. Si è così aggiudicato il titolo di “Young astronomy photographer of the year”. (©Fabian Dalpiaz)

Era l'ultima occasione, nel 2017, per ritrarre il nucleo argenteo della Via Lattea, prima che scomparisse sotto l'orizzonte. E l'autore cinese di questa immagine l'ha colta al volo, aggiudicandosi il "Sir Patrick Moore Prize" per il miglior esordiente. (© Tianhong Li)
Era l’ultima occasione, nel 2017, per ritrarre il nucleo argenteo della Via Lattea, prima che scomparisse sotto l’orizzonte. E l’autore cinese di questa immagine l’ha colta al volo, aggiudicandosi il “Sir Patrick Moore Prize” per il miglior esordiente. (© Tianhong Li)

Questa immagine mostra la rara congiunzione di due comete brillanti che passano entrambe di fronte al famoso ammasso delle Pleiadi, nella costellazione del Toro. Si tratta della cometa C/2017 O1 (ASASSN), all'estrema sinistra, e della cometa C2015 ER61 (PanSTARRS), al centro. La fotografia, scattata a Mayhill, nel New Mexico, a settembre 2017, ha vinto nella sezione "Robotic scope". (© Damian Peach)
Questa immagine mostra la rara congiunzione di due comete brillanti che passano entrambe di fronte al famoso ammasso delle Pleiadi, nella costellazione del Toro. Si tratta della cometa C/2017 O1 (ASASSN), all’estrema sinistra, e della cometa C2015 ER61 (PanSTARRS), al centro. La fotografia, scattata a Mayhill, nel New Mexico, a settembre 2017, ha vinto nella sezione “Robotic scope”. (© Damian Peach)

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